Emozioni e tecnica durante la mattina della seconda giornata del Festival Internazionale di Fotografia, in programma ad Orvieto fino a domenica 7 aprile 2019. Seminari, workshop e incontri d’autore, nella Sala dei 400 dello splendido Palazzo del Popolo di Orvieto, in un clima di continuo confronto professionale e scambio di emozioni tra i migliori fotografi e marketers del panorama nazionale e internazionale.

Ha aperto la mattinata di incontri Angelo Ferrillo che insieme a Maurizio Garofalo ha presentato il suo ultimo libro “258 minutes”, una lunga serie di scatti all’interno e all’esterno del teatro del Bataclan, a un anno dalla tragedia che ha colpito la Francia il 13 novembre 2015. 258 non sono altro che i minuti trascorsi dalla prima esplosione avvenuta allo Stade de France di Parigi la notte del 13 novembre del 2015 alle ore 21:20, fino alla liberazione degli ultimi ostaggi del Bataclan. “È stato un progetto che ho realizzato un anno dopo la strage e devo dire che le sensazioni sono state strane. – ha detto – Non c’erano eventi di commemorazioe ma è stata un’esperienza unica. L’aria che si respirava in quei luoghi e osservando le persone che lo vivevano ti restituivano una percezione…strana”.

Nancy Fina ha portato al pubblico la sua mostra ma soprattutto la sua esperienza personale di fotografa. Da professionista di punta della fotografia di moda e commerciale, Nancy Fina ha deciso di fare un passo diverso, occuparsi di fotografia artistica con uno sguardo verso il sociale, raccontando storie e cercando di contribuire alla tolleranza e alla sensibilizzazione verso il mondo in cui viviamo. “La mia vita ad un certo punto è cambiata – ha dichiarato – e ho pensato: perché esisto? Perché faccio la fotografa? Allora c’è stato un momento in cui mi sono guardata dentro e ho deciso che la cosa che mi interessava fare era ritrarre l’umanità e il sociale”.

Tommaso Sorchiotti ha poi concluso la mattinata portando la sua esperienza di docente per Ninja Academy. “Come valorizzare il lavoro e l’arte della fotografia online? Conta davvero essere i più bravi o occorre attivarsi per promuovere se stessi e il proprio punto di vista per “vendere” i propri scatti? Queste sono alcune delle domande a cui ha voluto dare risposta nel suo seminario, per comprendere come i social hanno cambiato e stanno cambiando le regole del gioco. Un workshop per non perdersi e disperare attorno al processo di valorizzazione del proprio talento. “Oggi per comunicare le foto bisogna valorizzare chi le guarda. – ha detto durante il seminario – La capacità tecnica va fusa con leadership e senso dell’umorismo: è questo il segreto per creare un’immagine fotografica di successo”.

L’intero programma è visionabile all’indirizzo https://www.orvietofotografia.it