La disperazione come un tunnel dal quale uscire non solo con l’aiuto della medicina ma anche con il supporto di una società più accogliente e solidale verso chi sta peggio. Il messaggio arriva dal confronto a più voci ospitato dal circolo Unione di Barletta. La famiglia, come l’amicizia e la fede, spiega lo psichiatra Giuseppe Barrasso, possono dispiegare i propri effetti benefici e cambiare le sorti di una vita ingabbiata nella disperazione

Da otto anni il dottor Sabino Cassandro organizza convegni che uniscono temi scientifici ad iniziative che promuovono la solidarietà in favore degli ultimi. Non è un caso che al pubblico del Circolo Unione sia stato portata da esempio la testimonianza di una famiglia di Rodi Garganico che ha scelto di donare il proprio tempo ai poveri dell’Uganda.

Tra le testimonianze più coinvolgenti quella di don Alberto Debbi, che ha scelto di donarsi più compiutamente al prossimo abbandonando la professione di medico che svolgeva in Emilia Romagna dove è nato per abbracciare la vocazione sacerdotale.

L’incontro al circolo unione è stata l’occasione per raccogliere fondi in favore di Chiara, la ragazza barlettana di 21 anni vittima di un terribile incidente durante la sua permanenza in Spagna per l’Erasmus. Ora è ricoverata in una clinica austriaca dove ha iniziato un lungo e complesso percorso di riabilitazione. Se il papà di Chiara non si è lasciato sopraffare dalla disperazione è grazie anche alla grande solidarietà dimostrata nei confronti della sua famiglia.

Nel servizio le interviste.