La Corte d’Assise di Trani ha condannato alla pena dell’ergastolo il 42enne Antonio Rizzi, originario di Barletta, per l’omicidio del 39enne Francesco Di Leo, ucciso per errore a colpi di pistola il 3 luglio 2016 all’interno di una pescheria di piazza Marina a Barletta. A Rizzi – che rispondeva anche di detenzione e porto illegale di un fucile e di una pistola calibro 7,65 con i quali aveva commesso il delitto, nonche’ della ricettazione dell’autovettura utilizzata per l’omicidio e risultata rubata – i giudici, con la sentenza emessa questa sera, hanno riconosciuto la premeditazione e l’aggravante del metodo mafioso. Hanno inoltre disposto la trasmissione degli atti alla Procura per il reato di falsa testimonianza a carico di alcuni testi. Secondo quando accertarono i magistrati della Dda di Bari il reale obiettivo di Rizzi era Ruggiero Lattanzio, che il giorno prima dell’omicidio aveva avuto un diverbio con due persone ritenute vicine allo stesso Rizzi, impiegato in una pescheria di Trani.

Le telecamere di videosorveglianza immortalarono il 42enne, che e’ stato arrestato nel febbraio 2018, mentre arrivava davanti alla pescheria in cui lavorava Di Leo, a bordo di una Fiat Punto e in compagnia di una persona rimasta non identificata. La vittima designata non era Di Leo, ma il pregiudicato Ruggiero Lattanzio. Rizzi pero’ quando arrivo’ davanti alla pescheria non si sarebbe sincerato dell’identita’ della persona contro cui fece fuoco con una pistola, mentre il fucile si era inceppato. Lattanzio non era presente, ma venne ucciso lo scorso 15 gennaio in via Di Cuonzo a Barletta e il killer, reo confesso, e’ stato arrestato il giorno dopo.