E’ stata una denuncia presentata dagli attuali amministratori della cooperativa edilizia ‘Margherita’ di Barletta a far partire l’inchiesta della Procura di Trani che, oggi, ha portato al sequestro preventivo di due appartamenti, altrettanti box e 5 locali commerciali, tutti in uno stabile nella zona 167 della città barlettana, per un valore complessivo di 1,2 milioni a carico di alcuni pregiudicati. Nei guai il rappresentante legale dell’azienda appaltatrice dei lavori edili e alcuni professionisti a essa collegati, nonche’ il presidente pro-tempore della cooperativa stessa. In tutto sono sei le persone denunciate per estorsione, appropriazione indebita, truffa e trasferimento fraudolento di valori. Per alcuni l’ipotesi è anche di concorso. In pratica, attraverso la sottoscrizione di alcune scritture private (ottenute anche con intimidazioni) i vertici della cooperativa sociale attestavano un credito, in gran parte inesistente, vantato dalla società edile D3Immobiliare nei confronti della coop ‘Margherita’, per un importo complessivo di oltre 1,7 milioni di euro. La società edile, già in amministrazione controllata, riusciva ad ottenere una parte della transazione del credito, illecitamente, con il trasferimento della proprietà degli immobili sequestrati a favore della società stessa. Una società che, di fatto, era amministrata da un noto pregiudicato barlettano, Savino Delvecchio, e di persone a lui ritenute vicine.

L’articolata e complessa operazione della guardia di finanza di Barletta, ribattezzata ‘Margherita, ha ripercorso molti anni di attività della coop a partire già dal 2014. L’intervento dei finanzieri ha consentito di “tutelare più di 50 soci nella titolarità dei loro appartamenti”. Ha ribadito lo stesso procuratore capo di Trani, Antonino Di Maio. Il sistema illecito messo a punto è stato effettuato all’insaputa dell’amministratore giudiziario già al lavoro nella società edile, mentre i 50 soci avrebbero rischiato di perdere la propria abitazione, o pagarla esattamente il doppio, nel caso in cui le transazioni fossero proseguite con il pignoramento degli immobili. Una indagine tecnicamente molto complessa.