Abbiamo contattato l’assessore comunale alle Politiche Sociali, Marianna Salvemini, invitandola ad una riflessione sul particolare momento storico che stiamo vivendo, ovviamente con riferimento al proprio Settore; questo, infatti, riveste un ruolo importante e strategico anche (e soprattutto) in piena crisi sanitaria.

«Stando molto tempo a casa, si riflette, si legge, si condivide molto e si realizza sempre più la situazione “logorante” che tutti stiamo vivendo. Molti però non perdono l’obiettivo da raggiungere, lavorativamente (e aggiungerei moralmente) parlando. Come, il meticoloso lavoro che i Servizi Sociali del Comune di Barletta stanno portando avanti: sono costantemente in contatto con tutta la squadra, che, nonostante le notevoli restrizioni dovute alle normative e nonostante le difficoltà logistiche di organizzare il lavoro non dagli uffici, sta lavorando con impegno e dedizione. Molti da casa con lo SmartWorking, altri con mezzi meno comodi ma lo stesso immediati. L’obiettivo che tutti loro non stanno perdendo di vista è quello di prodigarsi a sostegno di chi ha più bisogno in questo momento più che mai.

Ė vero che è fondamentale concentrarsi sul problema sanitario – prosegue la Salvemini – e a seguire su quello economico, ma sento di aggiungere che tra i due, bisognerebbe inserire anche il grave problema sociale che questo “nemico” sta incrementando. La forte necessità da parte dello Stato di sostenere fortemente i Servizi Sociali, deve essere forza motrice per limitare il più possibile le conseguenze che gravano sulle famiglie più bisognose, sui disabili, sugli anziani e su tutte quelle persone più deboli e fragili. Per quanto il Comune di Barletta, o tutti i Comuni in genere, se impegnino a fare a sostegno dei Servizi Sociali, oggettivamente non sarà abbastanza che questa emergenza ha provocato, aumentando il rischio di disagi e traumi anche sociali. Quest’Amministrazione, i nostri assistenti sociali, le nostre associazioni di volontariato, il nostro Segretariato, consentitemi di dire che stanno davvero facendo tanto per garantire un assistenzialismo quantomeno sufficiente almeno per lo stretto necessario ai nostri concittadini più bisognosi, affinché non si sentano soli. Ma purtroppo, stando al DPCM, con i servizi d’assistenza domiciliare interrotti, i centri polivalenti chiusii colloqui degli assistenti sociali con le famiglie ridotti o sospesi, il supporto ai disabili e anziani ridotto…  immaginate quanto un assistente sociale soffra, provando un senso d’impotenza.

Ed è proprio in virtù di questo brutto senso d’impotenza, che in qualità di Assessore, mossa oltre che dal dovere ma soprattutto dall’etica, dalla morale e dalla dedizione, mi faccio portavoce di tutti gli addetti ai lavori dei Servizi Sociali di Barletta, che dietro le quinte, con le maniche rimboccate, stanno facendo il massimo (nelle possibilità consentite) per garantire a tutte le persone che ne necessitano, supporto e sostegno. Barletta c’è e si farà il possibile per sostenere il tragico peso di questa emergenza».

In conclusione l’assessore, lasciandoci una riflessione: «i nostri Servizi stanno ottimizzando il tempo anche scrivendo nuovi progetti e mettendo in cantiere nuove forme di assistenza alla popolazione pronte per partire non appena potremo tornare alla nostra tanto amata normalità, a dimostrazione che nulla può fermarci e che solo pensando con lungimiranza, il nemico si sconfigge. Gli assistenti sociali sostengono la gente, ma lo Stato è giusto anche che sostenga loro».