“Pasqua ha portato la catarsi al signor sindaco, che improvvisamente si è ricordato l’assenza di veti per la consegna a domicilio dei baristi? Questa è una commedia tragicomica”. Così Flavio Basile, presidente vicario del consiglio comunale di Barletta e capogruppo cittadino della Lega Salvini definisce il comunicato stampa diffuso sabato sera dall’amministrazione comunale, in cui si precisa che “non c’è alcuna ordinanza comunale che dispone il divieto di consegna a domicilio per i bar e che restano valide le prescrizioni relative ai Dispositivi di Protezione Individuale e l’obbligo di mantenere chiusa al pubblico l’attività, potendo ricevere le eventuali ordinazioni esclusivamente su prenotazione telefonica o tramite piattaforma telematica”. Basile ricostruisce la vicenda: “Giovedì scorso (9 aprile) in consiglio comunale ho chiesto pubblicamente all’amministrazione comunale, insieme al consigliere Ruggiero Mennea, di concedere ai gestori dei bar la possibilità di effettuare il servizio a domicilio e il sindaco Cosimo Cannito, alla presenza del suo vice Marcello Lanotte, ha negato questa possibilità perché, a suo dire, vietata dalla legge. Siamo tornati sul tema nel consiglio comunale di sabato e il primo cittadino ha cambiato versione, spiegando che che tale divieto non esiste più”. Basile sottolinea come il sindaco si sia improvvisamente ricreduto: “Cannito giovedì ci chiese esempi concreti di città dove i baristi prestassero servizi a domicilio e che invece messo di fronte alle strette ed alle evidenti note in cui gli ho dimostrato le concessioni presenti nel Dpcm alla fine ha osato fare un comunicato last minute da emerito ignaro. Si gioca con le sorti dei lavoratori e della povera gente, questo è inaccettabile. Sindaco e vicesindaco dovrebbero conoscere a menadito la legge prima di far stare senza cibo sulle tavole più di un mese poveri baristi”.

Una dinamica ribadita anche dalla categoria: “Abbiamo perso un mese di lavoro, non abbiamo ricevuto alcun aiuto dallo Stato e tanti sono stati sanzionati. In tutto questo abbiamo avuto scadenze e fitto da pagare, senza dimenticare la merce persa perché andata a male – spiega Michele Antonucci a nome dei baristi – e spiace che l’amministrazione abbia messo tanto tempo per darci una risposta che a mio parere era dovuta. Fino a sabato sera, quando abbiamo letto il comunicato stampa a firma del sindaco Cosimo Cannito in cui ci riferivano che in realtà non ci era mai stata negata la possibilità di effettuare consegna a domicilio rispettando le normative anti-contagio. Ci sentiamo presi in giro e i danni per questo ritardo restano. Solo Flavio Basile e Ruggiero Mennea hanno prestato attenzione alla nostra causa. Ci sentiamo presi in giro e i danni per questo ritardo restano. Siamo costretti a ripartire da zero, anzi da sottozero”. Basile affonda e chiede chiarezza: “Ci si ricorda solo ora che esiste la categoria dei baristi – scrive il presidente vicario del consiglio comunale di Barletta – dimenticata dall’inizio del lockdown. Questo è irrispettoso. Questi commercianti, messi a dura prova dalla crisi economica e dai soldi persi a causa dell’inattività, ora si vedono anche sbeffeggiati da questo comunicato. Le bugie fanno poca strada, i bugiardi meno”.