I palloni bianchi simbolo della purezza che solo a quell’età si può conservare. E poi i ragazzi, tantissimi, ancora frastornati da una tragedia troppo grande da elaborare, non rassegnati all’idea di stare salutando per l’ultima volta i loro amici. A Barletta è lutto cittadino in occasione dei funerali di Michele Chiarulli, Giovanni Pinto e Pasquale Simone, i tre adolescenti vittime del terribile incidente stradale avvenuto all’alba di mercoledì 15 luglio sulla statale 170 che porta ad Andria.

Esequie distinte, come richiedono le normative anticovid per evitare assembramenti ma lo stesso affollatissime. Michele Chiarulli e Giovanni Pinto, 19 e 17 anni, vivevano nello stesso quartiere, a poche centinaia di metri di distanza. Nell’impatto con il furgone bianco che ha travolto la loro bici elettrica, sono morti insieme, senza neanche dare tempo al conducente di aiutarli. Il funerale di Giovanni si è celebrato nel giardino retrostante la chiesa di San Benedetto: le mani strette di papà Michele e mamma Dora davanti alla bara bianca di loro figlio raccontano di un dolore troppo grande da superare. Anche la chiesa di San Nicola è gremita di gente: il passaggio della bara di Michele Chiarulli viene salutata con un bacio o una carezza da amici e parenti. Almeno un centinaio le persone che hanno atteso all’esterno la fine della messa per l’ultimo commiato. Ha chiesto invece maggiore riservatezza per vivere in intimità il proprio dolore la famiglia di Pasquale Simone, il 17enne sopravvissuto all’impatto ma deceduto subito dopo all’ospedale di Andria dov’era stato trasportato con urgenza. Erano diretti a casa sua, nei pressi di Montaltino, i tre amici andati incontro ad un terribile destino.