Evitate via Luigi Scuro, voi che potete“. E’ il cartello che più di qualche automobilista, ne siamo certi, finirebbe per affiggere all’ingresso della via che a quasi due anni dalla consegna dei lavori per l’eliminazione dei passaggi a livello di via Andria e via Vittorio Veneto, è diventata una delle principali arterie del traffico di Barletta. Peccato che, complice la pioggia e il passaggio quotidiano di centinaia di auto e mezzi pesanti, via Scuro stia assumendo i contorni di una groviera. L’allarme, lanciato dagli operatori di alcune aziende della zona, è confermato dalle immagini.

Le buche sono profonde diversi centimetri e diffuse a intervalli regolari nel tratto di strada che conduce dall’incrocio semaforico con via Trani, modifica comportata dalla necessità di regolamentare il transito di auto e mezzi pesanti in uscita e in entrata a Barletta, a pochi metri dall’inizio di un’estesa area industriale. All’osservatore non sfugge un dettaglio. I fori sono quasi tutti concentrati sulla parte di asfalto solcata dai mezzi che viaggiano in direzione del sottovia Callano, via d’uscita in direzione Andria percorsa ogni giorno da centinaia di automobili e decine di tir. Per chi ha un’auto ad assetto basso o, peggio ancora, si muove in moto o in bici, il pericolo è dietro l’angolo. O se preferite, nel cuore del rettilineo.

Il maltempo delle ultime settimane ha complicato i piani, facendo sì che a bordo strada si creassero pozzanghere e accumuli di fango e pietrisco, ma le condizioni dell’asfalto – evidente in alcuni tratti l’affiorare del cemento e di laterizi– appaiono davvero preoccupanti. Pneumatici a rischio allora, ma non solo. La tendenza dei guidatori a prodursi in pericolosi zig-zag, occupando il cuore della carreggiata, risulta evidente e soprattutto all’ora di pranzo e intorno alle 18, orario del rientro dalle fabbriche, il pericolo è dietro l’angolo. Non è la prima volta che ci troviamo a lanciare questo tipo di allarme. Per prevenire probabilmente è già tardi. Per curare, no. Speriamo che chi di dovere se ne renda conto.