È una pietra miliare di Barletta, con lo spirito leggero di una farfalla e la saggezza di un seme coltivato nella terra, conosciuto da giovani e meno giovani con il suo negozio di ferramenta “dietro l’angolo” di via Santa Maria: Vincenzo Negroponte, classe ’37 e figura di fiducia dei barlettani, chiude la sua storica attività. Gran lavoratore – basti pensare che ha iniziato ad aiutare il padre all’età di nove anni, proseguendo da adulto in concomitanza col suo impiego in ospedale –, dopo più di settant’anni di strenuo impegno tra la falegnameria paterna e successivamente la ferramenta nello stesso locale, ha scelto di godersi un po’ di meritato riposo, tuttavia senza esimersi dall’ultimo gesto di solidarietà al servizio della comunità. Ha deciso infatti, congiuntamente ai figli Nicola, Giuseppe, Patrizia, Francesco, Luca e Concetta, di donare integralmente la merce presente in negozio all’Ambulatorio Popolare di Barletta, organizzazione di volontariato che da sempre si mobilita in supporto di indigenti e bisognosi.

«Non voglio portare via nemmeno un chiodo da qui – ha riferito Vincenzo –. Sono sempre stato una persona generosa, desidero che il materiale venga devoluto interamente al servizio delle persone che hanno più bisogno di aiuto e sono orgoglioso di aver fatto questa donazione». Una collaborazione (oltre che un sincero sentimento di affetto e stima) che perdura da tempo, quello tra la Ferramenta Negroponte e l’Ambulatorio Popolare di Barletta. Basti pensare che il cuore di questo lodevole gesto di altruismo risiede anche nel battito dei nipotini di Vincenzo: Vincenzo junior, Martina, Davide, Mattia, Francesco e il piccolo Gianluca, ricongiunto da poco più di un anno alle altre stelle del firmamento.

È stata premura dei suoi genitori, in un momento di dolore, aiutare altri bambini e altre famiglie sofferenti, prestando alla mano della bontà e dell’umanità, indumenti e altri oggetti del piccolo angelo. E così, dalla sofferenza, si è schiuso uno squarcio di filantropia e rinnovata speranza, che ha suggellato l’inizio di una concertazione con l’Ambulatorio Popolare di Barletta destinata a durare nel tempo, fino ad oggi.

«Tutta questa merce verrà utilizzata in conformità a quelle che sono le disposizioni di Vincenzo, che è stato molto chiaro – spiega l’Avv. Cosimo Matteucci, presidente dell’organizzazione –: verrà utilizzata per sostenere le persone più deboli e quale metodo migliore per aiutarle se non provare, con questi strumenti, a cercare di produrre opportunità di lavoro? L’idea è questa: usare questa immensità di utensili e oggetti come base per una cooperativa di comunità, per generare occasioni di lavoro per tutti coloro che si sono affacciati in ambulatorio in questi anni e che già sosteniamo dal punto di vista alimentare. Questo gesto rappresenta sicuramente uno slancio non indifferente, un importante trampolino».

L’inizio del trasloco è previsto per giovedì e si stima che si concluderà in circa una ventina di giorni, data la dovizia di materiale presente, che sarà recapitata a Trani presso alcuni immobili messi a disposizione da associazioni e volontari, in particolar modo da Legambiente Trani. Una parte di questi oggetti verrà utilizzata per avviare la costruzione di un laboratorio culturale, con l’auspicio che possa fungere da spazio sociale per coloro che ne vorranno beneficiare.

Insomma, un atto d’amore in nome dell’amore quello compiuto dalla famiglia Negroponte, cifra tangibile di una purezza di cui dovremmo tutti disporre per poter rendere migliore la nostra vita e quella delle persone che ci circondano.

Se qualcuno avesse disponibilità di un locale a piano terra o anche di un capannone per uso industriale o artigianale e volesse metterlo gratuitamente a disposizione per questo progetto, può contattare il centralino popolare dell’Ambulatorio Popolare di Barletta dal lunedì al sabato, dalle ore 9:00 alle 21:00, ai seguenti numeri telefonici:

– 338 7377937

– 347 6569576

– 349 8239695

– 320 8206839

– 320 8581777.

 

A cura di Carol Serafino