«Gli anni del covid-19  – così scrive Lorenzo Chieppa, responsabile della Caritas Barletta in una nota- ci presentano uno spaccato a tinte fosche sullo stato delle Povertà su scala nazionale, Caritas Italiana ci dice che le famiglie in Povertà assoluta nell’ultimo decennio sono aumentate del 103%, oltre 2 milioni, che fanno circa 5,6 milioni di individui di cui 1,3 milioni al di sotto dei 18 anni».

Senz’altro il riferimento è al covid-19 che  «ha colpito sicuramente – continua Chieppa – ma le politiche di Welfare sono ancora tiepide e nonostante le misure di contrasto, come il Reddito di Cittadinanza,  non  hanno di fatto contribuito ad orientare per risolvere le cause della povertà, quali la perdita del lavoro o traumatiche come un divorzio o una malattia, si stima che per chi vive la strada, al primo posto c’è la dignità e la sopravvivenza e solo dopo gli affetti, sintomo questo di uno scadimento verso la jungla sociale ed il barbonismo domestico».

Nella nota Chieppa fa riferimento alle Caritas barlettana: «Ed è qui che il ruolo svolto dalle Caritas, sui territori diventa determinante anzi indispensabile e anche Barletta, non sfugge da queste riflessioni i dati aggiornati del 2021 danno numeri da emergenza sociale, 48 mila i pasti erogati alla mensa di via Cialdini 62, circa 5 mila le notti ai nostri dormitori di Via Manfredi ed il pis (Dormitorio per pronto intervento sociale per contenimento da covid-19, ndr) di Via Barberini, 19 mila le docce ed il servizio lavanderia in via Bonello 22 retro della palazzina Caritas, 800 le somministrazioni di vaccino  presso l’HUB ai ns senzatetto e ospiti con l’ausilio dei ns volontari. Questi risultati sono stati raggiunti,  grazie all’opera dei nostri volontari oltre 100 e 32 volontari con il programma di giustizia riparativa, 2 RED (reddito di dignità, ndr)  e 2 dipendenti e soprattutto grazie ai contributi del 8 per mille ed al sostegno dell’amministrazione che per il 2022 ha dichiarato di non esserci».