Triste primato per la provincia di Barletta-Andria-Trani che in Italia è in testa alla graduatoria per il tasso di denatalità. Infatti nella sesta provincia pugliese i nuovi nati iscritti all’anagrafe ogni mille abitanti sono il 40% in meno rispetto a vent’anni fa. A certificare il tracollo sono le statistiche Istat e le elaborazioni su base provinciale effettuate dal “Sole 24 Ore” sulla natalità nell’anno post pandemia appena concluso.

Tra le cause principali di questo impietoso dato, oltre all’emergenza sanitaria, c’è l’incertezza sul futuro, la precarietà del lavoro e la mancanza di reddito. Inoltre influisce in maniera importante anche la scarsa attrattività delle uniche due strutture della provincia: l’ospedale “Bonomo” di Andria e l’ospedale “Dimiccoli” di Barletta, oltre al reparto di Ostetricia Covid nel nosocomio di Bisceglie. Molte partorienti residenti nella Bat preferiscono recarsi in strutture, ritenute più all’avanguardia, nelle province di Bari e Foggia.

A livello nazionale il tasso di natalità 2020 è crollato del 28% rispetto all’inizio del millennio, che significa oltre 125 mila nuovi nati in meno nell’arco dell’anno. Un trend che la pandemia non sembra affatto aver interrotto, anzi nel 2021 sarebbero sparite altre 10.500 culle per un totale di circa 136 mila. Statistiche che inevitabilmente portano al calo del numero di residenti in tutta Italia, ormai in picchiata da ben otto anni.