«Com’era facilmente prevedibile, è bastato poco per mandare completamente nel pallone il consigliere Mennea, nella sua astiosa replica assolutamente incapace di difendersi dalle accuse di incoerenza che gli sono state rivolte. Ci chiediamo come ancora possa parlare di rispetto di regole e statuti chi, appena pochi mesi fa, si è reso protagonista per ben due volte del clamoroso salvataggio della precedente amministrazione di centrodestra, rifiutandosi di firmare una mozione di sfiducia sottoscritta da tutto il resto del gruppo consiliare del Pd e dalle altre forze di opposizione. Mennea non ha nemmeno ritenuto di dover stigmatizzare il comportamento dei due componenti del direttivo Pd, noti riferimenti della sua area politica, che alle primarie della “Coalizione dell’Alternativa” hanno sostenuto apertamente uno dei due candidati in campo. Per Mennea è del tutto normale che esponenti del Pd inquinino la competizione interna ad una coalizione che alle prossime elezioni sarà avversaria della nostra? Informiamo, inoltre, il consigliere Mennea che anche alcuni suoi parenti stretti – ovviamente a sua insaputa – hanno partecipato direttamente alla competizione. Non sono ipotesi e neanche illazioni, per sincerarsene è sufficiente effettuare una verifica chiedendo l’accesso ai registri dei votanti alle primarie che credo non le sarà negato dagli organizzatori. Strano che un rigido osservatore delle regole del partito come Mennea non trovi ambiguo tutto questo. Si rassegni, infine, al fatto che le primarie interne al partito sono una possibilità e non un obbligo, tanto che dalla nascita del PD non sono mai state celebrate a Barletta. Si rassegni al fatto che gli iscritti al nostro circolo sono stati consultati nelle forme previste dallo Statuto, come riconosciuto dalla Commissione Nazionale di Garanzia che ha respinto il suo ricorso. E riteniamo molto grave, torniamo a ripetere, che si tenti di sovvertire il responso di uno dei massimi organi di regolamentazione del nostro partito ricorrendo alla giustizia ordinaria. Un’ultima riflessione. Le primarie, straordinario strumento di democrazia, possono talvolta rivelarsi un elemento divisivo, e solo nella versione favolistica di Mennea vengono presentate come la panacea di tutti i mali. È sufficiente osservare cosa è accaduto alla “Coalizione dell’Alternativa” tanto celebrata dal nostro consigliere regionale. Di fronte all’ipotesi di primarie, pezzi di “Costituente democratica” ed il Movimento 5 Stelle si sono sfilati dal Terzo Polo e la competizione si è rivelata motivo di estrema tensione tra i due candidati in campo. Non è tutto oro quello che luccica.
Quanto all’attività del nostro circolo, ricordiamo a Mennea che dovrebbe essere fortemente animata dalle iniziative dei suoi esponenti di spicco. Ma mentre altri suoi colleghi del territorio si prodigano almeno nel far conoscere il loro lavoro in Regione, da Mennea non abbiamo alcuna notizia dei risultati raggiunti dalla sua attività di consigliere in quest’ultima legislatura. Forse perché c’è ben poco da raccontare».
Rosa Cascella – Segretaria Pd Barletta