Ultimi nodi sciolti. Dopo lunghe ed estenuanti trattative, il Movimento 5 Stelle ha finalmente comunicato l’intenzione di concorrere autonomamente alla prossima tornata amministrativa. Il partito pentastellato ha infatti ufficializzato la candidatura a sindaco di Maria Angela Carone, già consigliere comunale uscente, che ha confermato l’impegno personale attraverso un post sul suo profilo Facebook.

”La mia candidatura – scrive sottolinea – è una concreta alternativa al quadro politico elettorale che si è determinato. Voglio bene a questa città e continuerò a difenderla con la stessa tenacia e competenza che credo di avere dimostrato in tre anni di duro, costruttivo e proficuo impegno di consigliere comunale”. L’alternativa politica diventa sicuramente un tema percorribile in campagna elettorale per un Movimento 5 Stelle che rischia comunque un importante passo indietro rispetto al boom del 2018. Alle difficoltà ormai note del partito per un radicamento a livello locale, si aggiunge anche un periodo storico non proprio proficuo, coinciso con un generale arretramento della formazione politica guidata da Giuseppe Conte. Vero che nelle elezioni amministrative entrano spesso in gioco dinamiche differenti, con la preferenza del ”nome” rispetto al progetto politico, ma è indubbio che, rispetto a 4 anni, il Movimento 5 Stelle non parta certamente alla vigilia tra le possibili ”outsider”.

Il nome di Maria Angela Carone, inoltre, è stato comunicato dopo una fase di incertezza e di stallo, una fase in cui è stata sondata anche la possibilità di entrare nella ”coalizione dell’alternativa”. Una trattativa sul punto di essere definita fino a poche settimane fa e poi naufragata probabilmente per l’opposizione di alcuni dirigenti nazionali, oltre a qualche perplessità emersa sicuramente in merito ad eventuali accordi con Italia Viva e Azione(che appoggiano Carmine Doronzo ndr), visti i rapporti tutt’altro che idilliaci tra Conte da una parte e Renzi-Calenda dall’altra. Con l’ufficialità di Carone, dunque, gli interrogativi non mancano. Anzitutto, i 5 stelle avranno ancora la forza di ripartire da soli oppure si aprirà una fase nuova di dialogo con PD(riproponendo la maggioranza regionale) o sinistra radicale? Questo è, al di là del risultato elettorale, il nodo più importante da sciogliere, non solo per il contesto nostrano ma anche nello scenario nazionale. Per il partito di Giuseppe Conte, si prospetta un’altra partita decisiva dopo il risultato negativo delle votazioni del 2021.

A cura di Giacomo Colaprice