Lo stadio Puttilli di Barletta e il San Sabino di Canosa, dove il club biancorosso ha giocato nelle ultime stagioni sportive, non sono omologabili per la Serie D: è quanto emerso dalla conferenza stampa tenuta dai soci biancorossi alla presenza dei candidati sindaco Mino Cannito, Santa Scommegna, Carmine Doronzo e Maria Angela Carone nella serata di venerdì 20 maggio 2022. “Questa condizione ci porta a dimissioni immediate e revocabili solo se si arriverà a una soluzione alla questione entro il 15 giugno” è l’annuncio dato dai soci. Decisione che matura a meno di una settimana dalla festa promozione che ha portato in piazza Aldo Moro domenica scorsa circa 5000 tifosi.

L’impianto sportivo cittadino è chiuso da 7 anni e 17 giorni e sono stati spesi per il suo restyling quasi 7 milioni di euro. Cifre spaventose per una struttura non ancora aperta. Che mettono a rischio il calcio a Barletta.

I commenti dei candidati sindaco:

– Mino Cannito: “Questo è un atto criminale: cosa è accaduto dal 2020 ad oggi? Sono iniziati i lavori, fermati dalla pandemia e ripresi solo a maggio su mia sollecitazione. Poi passiamo per l’approvazione della variante, la ripresa dei lavori e la sospensione a gennaio, quando la polizia di stato aveva chiesto l’installazione di telecamere interne ed esterne. Non faccio più il sindaco da nove mesi e ho provato in questo arco di tempo a sollecitare le istituzioni. Il commissario prefettizio in questi mesi non ha mai dato risposta alle mie sollecitazioni perché fosse rilasciata l’agibilità”.

– Maria Angela Carone: “La situazione è anche peggiore di quanto sembrava fino a stamattina. La squadra è in Serie D ma ora il nostro stadio non è omologabile, così come quello di Canosa. Francamente l’idea di alzare entrambe le recinzioni di un metro in tempi brevissimi comporterebbe un miracolo. Occorre far leva sul commissario Alecci, perché aspettare le elezioni sarebbe troppo tardi. O inizia lui oggi oppure, per quanto mi riguarda, è impossibile arrivare a settembre con uno stadio”.

– Carmine Doronzo: “Gli sforzi fatti in questi anni dalla società non sono stati ripagati. Inutile puntare il dito contro i tecnici, perché se non andavano bene andavano cambiati. La politica ha sbagliato e si deve assumere le proprie responsabilità. Formalizzerò al commissario Alecci la proposta di istituire una commissione straordinaria per lo stadio, con all’interno anche tecnici indicati dalla società del Barletta. Chiedo agli altri candidati di sottoscrivere questa richiesta con me. Poi c’è la gestione dello stadio, altra questione lasciata in sospeso. Chi lo gestirà? Va fatto oggi un bandi e i criteri vanno condivisi con la società”.

Santa Scommegna: “Io sono basita, nessuno in questi anni si è preoccupato di chiedere se vi fossero omologazione e agibilità. Forse sette anni di chiusura hanno fatto dimenticare che ogni anno, per la partecipazione della società al campionato, si facevano queste azioni. Chi ha la responsabilità di avere la struttura tra le mani non può consentire che questo avvenga. Sono stata per nove anni presidente della Commissione Pubblico Spettacolo e quando andavamo a Bari per discutere il Comune ha sempre partecipato e ha favorito lo sport e la squadra. Ora ci sarà questa relazione, gli uffici tecnici sono già al lavoro per il computo metrico e stabilire quanto serve in termini di ulteriore finanziamento. Occorrerà fare la variazione di bilancio e poi eseguire i lavori. Mi auguro che dalla LND ci sia una possibilità di tamponare la situazione. Ragionevolmente, non avremo i tempi per fine giugno”.

QUI il video-racconto di Telesveva.