Il perito agrario Giuseppe Dargenio invia alcune osservazioni riguardanti il nuovo Piano Urbanistico Generale, che «accomuna attualmente le dichiarazioni ed il proposito (almeno a parole) di tutti gli schieramenti politici dopo questa burrascosa campagna elettorale appena conclusa».

«Desidero mettere quindi al corrente i lettori e cittadini – scrive Dargenio – di alcune fondamentali notizie non molto conosciute dal grande pubblico o forse volutamente non lasciate trapelare. Dico subito che oggi possiamo essere sicurissimi che, pur tra contrasti inevitabili e puntualizzazioni, il nuovo PUG avrà comunque la sua possibilità di realizzazione non certo grazie ai nostri vicini politici di Bari e BAT di livello locale o nazionale da noi continuamente votati e che in questo caso non hanno alcun merito siano essi consiglieri comunali, provinciali, regionali, senatori o sottosegretari».

«Se oggi a Barletta (e non solo) – prosegue – possiamo finalmente andare avanti nella generale importantissima nuova e moderna Pianificazione Urbanistica, non lo dobbiamo ai blasonati nostri politici di riferimento Bari e BAT e tantomeno alle associazioni ambientaliste che fissano e decantano fiumi e paesaggi per mestiere. Come documentato tutto nasce da uno assurdo “inghippo burocratico” che da numerosi anni (dico numerosi anni) bloccava scandalosamente molti Piani Urbanistici già in itinere. Certo non ci voleva “Superman” per capire l’inghippo e affrontarlo in sede istituzionale come è stato fatto da uno oscuro deputato tarantino del Partito 5 Stelle che si chiama Gianpaolo Cassese a cui rivolgo applausi e rispetto».

«Costui – spiega – indipendentemente dal partito di appartenenza, ha avuto la coscienza e il merito di aver sbloccato, con avvio ad inizio luglio 2020, la faraonica e impossibile procedura per le autorizzazioni dei “PIANI DI ASSETTO IDREOGEOLOGICO” che a loro volta, guarda caso, bloccavano i lavori per molte centinaia di milioni di fondi già finanziati e che per il succitato “INGHIPPO” non potevano essere spesi per gli interventi di molte “MITIGAZIONI FLUVIALI”; vedi quella della vicina foce dell’Ofanto volutamente e criminosamente silenziata per anni e che, guarda caso, a loro volta bloccavano i nuovi Piani Urbanistici, addirittura da Napoli in giù per 79 comuni, compresa Barletta. Insomma , nonostante i nostri “POLITICONI” Bari e BAT è solo a questo oscuro deputato tarantino a cui dobbiamo, in realtà, molti e sentiti ringraziamenti per la sua azione di alta politica che ha miracolosamente sbloccato, velocizzandolo indirettamente, il cammino della nuova pianificazione barlettana. In ogni caso, ora, una volta sbloccati e acquisiti i piani di ASSETTO IDREGEOLOGICO, che si velocizzi sul PUG di Barletta».

«Si parli e si discuta subito – prosegue – di “PEREQUAZIONE URBANISTICA”, “PREMIALITA’” e “DIRITTI EDIFICATORI” già da molto tempo nella pratica ed uso in tantissime realtà cittadine e regionali italiane; con moltissimo ritardo nella Regione Puglia di Emiliano. Che si smetta quindi di dare in maniera al quanto “ RETRO’ “ autorizzazioni edilizie quà e là per la città con modalità tipiche dei paesi dell’est Europa».

«Esempio più eclatante, purtroppo, lo constatiamo nei passaggi del progetto per la costruzione del Market LIDL nel fossato del nostro castello Svevo dove, negli anni, la burocrazia municipale barlettana non avendo nulla da invidiare alla farraginosa burocrazia romena dei tempi Ceausescu ha lasciato, purtroppo, le sue impronte “canine”. Ora – conclude – la “Romania” buttiamocela alle nostre spalle e vedremo cosa saprà fare la nuova amministrazione di palazzo di città, uscita dal ballottaggio, essendo stata premiata l’idea di un “PRONTO SOCCORSO” per la Città di Barletta».