Stranezza a dir poco. Durante l’ultimo comizio della campagna elettorale dell’attuale Primo Cittadino Mino Cannito, questo aveva annunciato alla folla presente in Piazza Caduti che presto si sarebbe proceduti all’acquisto di un immobile per allocarvi la nuova sede della municipalizzata Bar.S.A. Il costo dell’operazione sarebbe stato di circa 700.000 euro per acquistare un immobile all’asta nella zona industriale (in via dell’Unione Europea) con annessi terreni per posizionarvi l’intera struttura che, come sappiamo ,attualmente sorge in via Callano, fungendo anche da “isola ecologica” di smaltimento e raccolta dei rifiuti, oltre che del notevole parco auto dell’azienda.

A quanto pare, l’acquisto si è tinto di un mistero, o per lo meno di piccoli passaggi di scarsa chiarezza, come denunciato da alcuni articoli della stampa in questi giorni. Inoltre, proprio ieri è intervenuto un comunicato del Partito Democratico di Barletta, chiedendo al Sindaco di confrontarsi su tale decisione prima dell’acquisto in Consiglio comunale (che pertanto dovrà essere svolto entro il 2 settembre, data di scadenza dell’asta, ndr.). In effetti, ci vuole chiarezza e discussione, su un argomento piuttosto importante. L’investimento per le casse comunali risulterebbe dall’occasione di non pagare più il fitto di “quasi 200.000 euro l’anno” (circa 180.000, ndr). Ma come spesso accade, le questioni si ingarbugliano e pare che anche questa volta ci sia un conflitto di interessi, proprio nella maggioranza del Sindaco, con un parente di una ditta che ha fatto l’offerta antagonista con quella del Comune.

Inoltre, si attende chiarezza da parte dell’Amministrazione su alcune “irregolarità” sottolineate dalla Gazzetta del Mezzogiorno dell’11 agosto, pare da parte della Digos.