«È un’estate letteralmente infuocata quella che stiamo attraversando, ma infuocata davvero». Inizia così l’intervento di Giuseppe Dibari e Raffaele Patella, referenti del comitato di zona 167 di Barletta.

«Tanti – proseguono – sono stati gli episodi di roghi appiccati in vari punti della città. Tutti con matrice dolosa e dai quali si sono sparsi sulla città fumi neri e densi rendendo a tratti l’aria irrespirabile per gli abitanti di vaste zone di Barletta.

Dobbiamo registrare che l’area più colpita da queste nubi è stata la zona 167. Una situazione che ha messo a dura prova le istituzioni e l’amministrazione comunale che, benché destinataria di svariate segnalazioni, non è riuscita a prevenire con la massima tempestività gli episodi incendiari. L’ultimo episodio, peraltro assolutamente prevedibile, si è verificato sabato scorso al parco dell’Umanità: proprio lì dove la densità abitativa è molto elevata.

Duole evidenziare che proprio il parco dell’Umanità è da tempo oggetto di continue sollecitazioni da parte del comitato di zona 167 nei confronti della prima amministrazione Cannito, poi del commissario prefettizio poi e, infine, nei della nuova amministrazione a cui proprio la scorsa settimana abbiamo richiesto un incontro ufficiale per affrontare proprio il tema delle aree verdi della 167 che continuano ad essere pressoché abbandonate all’incuria.

Non vorremmo che a questo si unisse l’inerzia dell’amministrazione a cui abbiamo a più riprese offerto la nostra disponibilità al fine di realizzare le iniziative necessarie a dare dignità a tutta la zona 167 e dalla quale ci aspettiamo azioni concrete. Le stesse azioni oggetto delle promesse elettorali, ancora fresche nella memoria dei cittadini, e che questa volta devono essere mantenute, pena la definitiva perdita di credibilità della politica».