Un film sviluppato in più scene decontestualizzate. Un viaggio nel subconscio di una giovane donna che deve elaborare un trauma per la perdita di un figlio. Un cammino ricco di risvolti filosofici, mitologici, psicologici, con un cast al femminile e con riferimenti a maestri del cinema del calibro di Bergman e Lynch.

Tutto questo è “Santa guerra” primo lungometraggio di Samantha Casella. A Venezia la regista, sceneggiatrice e attrice faetina si è aggiudicata il Premio Festival del Cinema Italiano e il Premio Tangoo. A seguire una pioggia di riconoscimenti tra Stati Uniti, Olanda e Iran.

Venerdì 18 novembre alle ore 19.00 Samantha Casella sarà a Barletta alla Multisala Paolillo. Con lei Enrico Maria Paolillo, pronipote del fondatore dello storico Politeama datato 1914, che ha firmato le musiche di “Santa guerra”. Dopo la proiezione del film è previsto un incontro coordinato dalla giornalista Floriana Tolve. La regista dialogherà con Luigi Pannarale Ordinario di Sociologia del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Aldo Moro di Bari. Partecipa alla conversazione Tina Arbues Presidente dell’Osservatorio Giulia e Rossella. Presente all’evento l’Adgi Sezione di Trani. Saluti istituzionali del sindaco Cosimo Cannito e dell’assessore alla cultura Oronzo Cilli.

“Santa guerra” è un lavoro surreale e onirico, ambientato in un “non luogo” su tre diverse dimensioni, dove vagano le protagoniste interpretate da Eugenia Costantini (figlia di Laura Morante), Emma Quartullo (figlia di Elena Sofia Ricci), Ekaterina Buscemi e la stessa Samantha Casella. A loro si affiancano, con la partecipazione straordinaria di Maria Grazia Cucinotta, Isabella Tedesco, Simona Lisi, Chioma Ukwu, Diego Pagotto.

Con alta capacità tecnica, Samantha Casella, ha curato la sceneggiatura del film (in tandem con il produttore Antonio Micciulli) occupandosi anche della fotografia. Il cinema per lei viene concepito come arte totale e universo sperimentale.

In “Santa guerra” appaiono riferimenti alla letteratura classica, al mito di Orfeo, al suo viaggio nell’Ade e alla figura di Ananke dea del destino e della necessità. Nel lungometraggio vi è pure l’inserimento di opere d’arte contemporanea di straordinari personaggi come Giovanni Scardovi, Federico Severino, Pier Giovanni Bubani, Sergio Monari, Bacco Artolini e Filippo Zoli. Il film è stato girato in piena pandemia (novembre 2020-giugno 2021). Riprese effettuate in Emilia Romagna con una rapida trasferta negli Stati Uniti: in California e in uno studio di Los Angeles.

Samantha Casella, 41 anni, ha frequentato la Scuola Holden di Alessandro Baricco a Torino e la Scuola di Cinema Immagina a Firenze poi il trasferimento in America. Autrice di notevole spessore, regista singolare e originale, basa la sua ricerca artistica sulla sperimentazione. La sua attività, quasi febbrile, iniziata con il corto del 2001 dal titolo “Juliette” (19 premi tra cui due riconoscimenti al Premio Europeo “Massimo Troisi”) l’ha portata a realizzare circa una trentina di opere (tra cortometraggi, documentari, videoclip e video arte) fino al grande successo internazionale con “I am Banksy” del 2019 e “To a Godunknown – “Al Dio sconosciuto” del 2020, distribuito nelle sale americane e vincitore di numerosi premi.

“Santa guerra” decreta il suo esordio alla regia nel genere del lungometraggio. Somma soddisfazione per la regista e l’intero staff suggellata da numerosi premi. Hollywood Gold Awards: Best Experimental Film, Honorable Mention Director Feature Film; New York Movie Awards: Honorable Mention Best Feature Film; Pure Magic International Film Festival: Best Feature Film, Best Director; Indie Movie Spark Film Festival: Best Experimental Art Film, Best Director Crown Wood International Film Festival: Best Feature Film.