TO GO WITH AFP STORY BY ALEXANDRA TURCAT Yoann Goubaud, farmer in the commune of Couffe, western France, stands in his field of Lupin (Lupinus polyphyllus) plants on June 14, 2013, in Couffe. Terrena, a leading French cooperative group, wants to launch a Lupin industry in France. The Lupin plant can replace soy in animal feed, but can also partially substitute eggs or fat in human nutrition, all without gluten. AFP PHOTO / JEAN-SEBASTIEN EVRARD (Photo credit should read JEAN-SEBASTIEN EVRARD/AFP/Getty Images)

Duecento milioni per “Piani Urbani Integrati per il superamento degli insediamenti abusivi in agricoltura”. Lo ha previsto il Ministero del lavoro tra le misure del Pnrr, di questi ben 114 sono destinati alle amministrazioni pugliesi, la gran parte concentrata in provincia di Foggia. Ma ci sono anche alcuni comuni della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Bisceglie e San Ferdinando di Puglia destinatari di somme che si aggirano intorno ai 2 milioni di euro ciascuno.

“Innanzitutto ci chiediamo perché per gli altri comuni della provincia Bat non sono previsti finanziamenti? Amministrazioni come Andria, Barletta, Spinazzola dove il problema pure esiste non hanno presentato progettualità per il superamento dei ghetti? Perché? Stessa cosa possiamo dire anche per le altre amministrazioni. Riteniamo che come sempre, si stia parlando di un’occasione persa per dare alle lavoratrici e ai lavoratori accoglienza degna di questo nome. Per i comuni assegnatari, invece, il nostro auspicio è che le risorse vengano spese davvero e non vadano perse. Chiaramente come tutti i soldi pubblici è necessario che vengano spesi bene. Il sindaco di Bisceglie intervenendo al congresso della Flai Cgil Bat a Trinitapoli lo scorso 13 dicembre, ha comunicato che i finanziamenti del PNRR che arriveranno, pari a 2 milioni e 200 mila euro, saranno destinati al superamento degli insediamenti informali dei lavoratori stagionali stranieri impiegati in agricoltura realizzando alloggi e strutture in genere. Per il comune di San Ferdinando di Puglia invece non abbiamo notizie ma supponiamo che si muova nella stessa direzione. Ciò che ci preme sottolineare, però, è la necessità di procedere celermente nell’iter verso la realizzazione dei progetti perché le opere vanno rendicontate altrimenti sarà stato tutto tempo sprecato”, commentano Michele Valente, segretario generale della Cgil Bat e Gaetano Riglietti, segretario generale Flai Cgil Bat.

Infine, riteniamo che il problema dell’accoglienza dei migranti nella Bat, non solo riguarda tutti, ma vorremmo capire anche perché chi non ha presentato un progetto perché non l’ha fatto, auspicandoci che la volontà politica di superare i ghetti trovi le dovute risposte, concludono Riglietti e Valente.