Quando si parla di ”Puttilli” e di impiantistica sportiva a Barletta l’utilizzo del modo condizionale è d’obbligo. Del resto, dopo un lasso di periodo pari a sette anni per una consegna di uno stadio parzialmente, e questo è bene specificarlo, agibile, per parlare di agibilità totale bisogna andare sempre con i piedi di piombo. Singolare farlo all’ottavo anno di lavori e dopo che la piazza ha dimostrato di poter raggiungere numeri tali da andare abbondantemente oltre i 4878 posti attualmente disponibili.

Nonostante le rassicurazioni iniziali, che avevano fissato a metà del febbraio scorso la prima dead line per la capienza totale e, successivamente, quel periodo era stato individuato per reperire i fondi utili e inserirli a bilancio nel prossimo consiglio comunale, la sensazione è che le tempistiche non saranno brevi. Non sono infatti ancora previsti punti all’ordine del giorno riguardanti il ”Puttilli” e una discussione sul tema finanziamenti, con l’ennesimo slittamento che ha provocato ulteriori malumori in città. Le risorse sono necessarie per avallare l’acquisto dei tornelli elettronici, obbligatori per strutture con capienza superiore a 7500 posti, e quello dell’impianto antifumo. Con poco meno della metà dello stadio non ancora disponibile, sono sicuramente gravi i danni per le società sportive, in primis per il Barletta, che perde non pochi introiti potenziali per l’utilizzo di uno stadio non ancora del tutto disponibile. Nonostante le difficoltà, l’amministrazione comunale, nella persona dell’assessore allo sport Marcello Degennaro, resta ottimista, come testimonia il suo intervento nel corso della commemorazione di Mennea dello scorso 21 marzo. ”Si sta lavorando-esordisce-in quanto la promessa del sindaco è stata di ultimare i lavori entro l’inizio della prossima annata sportiva. Risorse? Ne parleremo nel prossimo bilancio”.

Sta di fatto che, da qualunque prospettiva si voglia vedere questa vicenda, si tratta dell’ennesimo episodio di una situazione assolutamente singolare. Il ”Puttilli” dovrebbe tornare completamente a disposizione nella prossima stagione, ma occhio a smettere di utilizzare il condizionale…

A cura di Giacomo Colaprice