Di appena quattro anni fa la notizia che il fratino, il piccolo trampoliere naturalizzato barlettano, nidificasse sulla Litoranea di Ponente. Legambiente ed EnPa Barletta avevano fatto in modo che l’area, cassaforte di vere e proprie culle costruite con reticoli di ramage, venisse delimitata da una cartellonistica chiara ed informativa sulla vita e le abitudini di questa specie volatile e sul buon costume da mettere in pratica in caso di ritrovamenti e avvistamenti.

Un vero pregio per la Città della Disfida, posto che il fratino è a rischio d’estinzione e dal momento che le spiagge chilometriche di Barletta sono una delle poche zone in cui ha scelto di attendere la sua progenie.

Un podio di biodiversità e una riprova dell’imprevedibilità della fauna, che però non ha forse fatto la scelta giusta. Allo stato attuale, nonostante le perenni raccomandazioni nel corso degli anni con campagne di sensibilizzazione, giornate dedicate ad attività di clean-up, nonostante il coinvolgimento dei più piccoli affinché potessero apprendere quanto prima l’importanza del senso civico e acquisire una maturità dal punto di vista ambientale, l’area è completamente degradata.

Una delle richieste poste all’attenzione dell’amministrazione comunale, ai tempi della circoscrizione, fu quella di escludere la zona di nidificazione della specie animale dai consueti interventi di pulizia meccanizzata, in modo da garantire il transito del trampoliere senza mettere involontariamente in pericolo la sua vita.

Così è stato, grazie anche alla collaborazione di Bar.S.A., che ha evitato di far varcare la superficie dai propri mezzi. Tuttavia una macchina asfaltatrice non sempre è meccanizzata: può anche avere vita e forma umana.

Al momento l’area è infatti subissata da sozzume di ogni tipo: plastica, cartoni, oggetti vari, una discarica a cielo aperto resa tale dall’azione dei passanti che, anziché fare pochi metri in più per differenziare e gettare il pattume negli appositi container, hanno pensato bene di contaminare e insudiciare la zona.

Un ulteriore disonore, un’ulteriore offesa, verso l’ambiente e verso le specie che lo abitano. Forse aveva ragione Dostoevskij quando ne I fratelli Karamazov scriveva: “Uomo, non ti vantare di superiorità nei confronti degli animali: essi sono senza peccato, mentre tu, con tutta la tua grandezza, insozzi la terra con la tua comparsa su di essa e lasci la tua orma putrida dietro di te; purtroppo questo è vero per quasi tutti noi”.

È necessario puntualizzare che questo è periodo riproduttivo per i fratini, e che alcuni sono in fase di cova. Qualsiasi avvicinamento in zona potrebbe portare il volatile all’allontanamento, col rischio di morte, sia sua che degli embrioni privati del calore materno. Per questa ragione è raccomandazione inderogabile non avvicinarsi per nessun motivo all’area in questione.

 

A cura di Carol Serafino