64 punti, frutto di 17 vittorie, 13 pareggi e 4 sconfitte. Il Barletta ha chiuso la stagione regolare al quarto posto in classifica, utile per l’accesso ai playoff promozione che giocherà in trasferta domenica 21 maggio a Nardò, dopo un ruolino di marcia assolutamente positivo.

Nonostante l’annata infatti non sia ancora conclusa e potenzialmente abbia ancora tanto da riservare, è possibile già fare un primo bilancio sul campionato disputato dai ragazzi di mister Farina. Partiti con l’obiettivo della salvezza, capitan Pollidori e compagni sono andati oltre le aspettative iniziali, giocandosi con squadre più quotate l’accesso al campionato di Serie C sin dalle primissime gare e abbandonando solo dopo il ko per 1-4 contro il Brindisi di fine marzo il treno primato.  Un gruppo solido in cui è spiccata una buona organizzazione difensiva da appena 29 gol subiti(meglio solo Nardò con 26 e Brindisi con 27 ndr), trascinata dall’esperto duo Pollidori-Petta, che hanno formato una delle coppie più arcigne del girone. Di questi, appena 10 sono stati subiti in trasferta, con il Gladiator unica squadra a segnare più di una rete ai biancorossi nell’arco di questa stagione lontano dalle mura amiche, per di più alla prima giornata di campionato.

Numeri da promozione dunque, a cui si aggiungono le ben 8 reti realizzate dalla retroguardia barlettana(3 Pollidori, 2 Petta, 2 Cristallo, 1 Telera ndr), la prima del girone per prolificità, che testimoniano la pericolosità di una squadra che si è affidata a più soluzioni per sbloccare il risultato. Dove risiede allora l”’ago nel pagliaio”? Sicuramente in un paio di dati. In primo luogo, nelle reti realizzate: 42 in tutto per il Barletta che, in questa speciale classifica, sarebbe al decimo posto, a 9 gol di distanza dal Nardò. Una scarsa concretezza che ha condizionato il campionato dei biancorossi, nonostante il buon apporto di Loiodice(10 reti ndr) e Lattanzio(7 reti ndr). Numeri che fanno da contrasto con i 7 totali realizzati dai centravanti utilizzati dal Barletta in questa stagione(4 Scaringella, 3 Di Piazza, 0 Pignataro, 0 Zaldua). Se è comunque vero che questo non è stato sicuramente il campionato dei centravanti, considerando che a vincere la classifica dei capocannonieri è stato un numero 10 come Corvino(17 reti ndr), va detto che ci si aspettava sicuramente qualcosina di più in termini di apporto dalle punte utilizzate.

A questo dato, si aggiunge quello dei tanti pareggi racimolati, soprattutto con le ultime della classe, in trasferta: Molfetta, Puteolana, Francavilla, Gravina, Gladiator e Afragolese. 5 punti contro 6 delle ultime 7 squadre del campionato, peggior dato tra le prime della classe. Probabilmente è in questo frangente che il Barletta ha perso terreno, oltre ovviamente per gli scontri diretti non vinti al ritorno al ”Puttilli”, dalle prime della classe. Squadre che il Barletta non è riuscito a scardinare per evidente difficoltà nel concretizzare  con una buona dose di sfortuna che ha spesso voltato le spalle ai biancorossi in non pochi episodi.

Pizzico di rammarico, ma consapevolezza di aver gettato spesso il cuore oltre l’ostacolo. Questo il primo bilancio che riguarda la squadra di Farina, che ha comunque tutte le carte in regola per migliorare una stagione che è già indimenticabile, a partire dalla sfida playoff contro il Nardò. Vincere per non lasciare nulla di intentato e continuare a sognare.

A cura di Giacomo Colaprice