Rafforzare le misure di sicurezza a tutela delle banche e della loro clientela: questo l’obiettivo del protocollo d’intesa stipulato nella sede del Palazzo del Governo a Barletta tra la Prefettura di Barletta Andria Trani e l’Associazione Bancaria Italiana. L’accordo, sottoscritto dal Prefetto Silvana D’Agostino e dal Coordinatore di Ossif, il Centro di Ricerca di ABI per la Sicurezza Anticrimine, Marco Iaconis, prevede una collaborazione di due anni che coinvolge anche le Forze di Polizia.

Obiettivo del protocollo è utilizzare un approccio scientifico, basato sulla condivisione dei dati relativi agli eventi criminosi subiti da dipendenti e clienti, nonché a danno delle strutture, per migliorare i sistemi di difesa delle filiali contro i rischi di rapina, furti agli ATM e alle cassette di sicurezza, attacchi vandalici e truffe, in particolare quelle ai danni della popolazione di età più avanzata. Un’attenzione specifica sarà rivolta alle iniziative di contrasto agli attacchi multi vettoriali tipici del cyber physical security, che mette insieme processi fisici e realtà digitale. Il Prefetto, in qualità di Autorità provinciale di pubblica sicurezza, promuoverà riunioni di coordinamento delle Forze di Polizia o del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, al fine di gestire le problematiche relative alla sicurezza bancaria, anche a seguito di situazioni di criticità eventualmente segnalate dalle forze dell’ordine, dalle banche o dalle organizzazioni sindacali di categoria, individuando le esigenze prioritarie di sicurezza e le relative soluzioni, per predisporre appositi piani di controllo coordinato del territorio nelle aree interessate.

“Con questo accordo si rafforza il percorso sinergico tra Prefettura, Forze di Polizia e ABI per consentire l’operatività delle banche e le esigenze dell’utenza in condizioni di sicurezza – ha dichiarato il Prefetto Silvana D’Agostino -. Mettere in rete il sistema bancario con le forze dell’ordine, rilevando in tempo reale eventuali malfunzionamenti e criticità dei sistemi di videosorveglianza ed assicurando l’immediata acquisizione e geolocalizzazione delle immagini da parte delle centrali operative, è un esempio virtuoso di cooperazione tra soggetti istituzionali pubblici ed operatori economici, con l’obiettivo di rafforzare sul territorio la sicurezza partecipata, raggiungendo più elevati livelli di tutela dei cittadini e rendendo sempre più efficace la complessa ed articolata attività di prevenzione e contrasto della criminalità messa quotidianamente in campo dalle Forze di Polizia”.