La recente aggressione avvenuta nei giorni scorsi nel centro storico di Barletta, con protagonisti due coetanei minorenni, è stata esaminata quest’oggi in Prefettura nel corso di una Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze di Polizia, presieduta dal Prefetto Silvana D’Agostino, cui hanno partecipato anche il Sindaco di Barletta, Cosimo Damiano Cannito, ed il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, Rosario Plotino.

L’episodio ha infatti riproposto all’attenzione delle Istituzioni e delle Forze di Polizia
la problematica della delinquenza giovanile, sempre più crescente anche in questo contesto
territoriale. “Sono sempre più frequenti le segnalazioni di episodi di violenza tra giovanissimi che, per quanto non propriamente ascrivibili a vere e proprie baby gang, come ribadito dal Procuratore per i Minorenni, scuotono le comunità locali e rappresentano un elemento di turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica – ha dichiarato il Prefetto D’Agostino -. La mancata denuncia, al momento, da parte della vittima oltre a non consentire l’avvio delle indagini, pregiudica l’affermazione della legalità fortemente perseguita da tutte le Istituzioni”.

La situazione in città continuerà ad essere costantemente monitorata dalle Forze di
Polizia, anche attraverso servizi straordinari di controllo ad alto impatto nelle ore serali e nei luoghi maggiormente sensibili, ma, come convenuto in riunione, la devianza giovanile non può essere affrontata solo con misure repressive. “In tantissimi casi alla base di comportamenti violenti tra ragazzi vi sono situazioni di disagio familiare, povertà educativa, marginalità e dispersione scolastica – ha dichiarato il Prefetto – ed è su questo aspetto che le Istituzioni devono incidere maggiormente. Bisogna lavorare in stretta sinergia con i Servizi Sociali dei Comuni, la Scuola e le parrocchie per provare ad arginare il fenomeno cercando di incidere sui più piccoli ma anche sulle famiglie con proposte progettuali innovative e coinvolgenti, nonché con iniziative per accompagnare la crescita valoriale dei minori a rischio già avviati a dinamiche criminali. Pertanto, d’intesa con la Procura per i Minorenni, le Forze di Polizia ed i Comuni, sulla scorta di analoghe esperienze realizzate in altri contesti territoriali, vogliamo lavorare alla nascita di un progetto condiviso da un gruppo di lavoro specializzato sulle problematiche minorili, affinché si possa intervenire in maniera più efficace e tempestiva in casi di abusi, violenza, devianza ed evasione dell’obbligo scolastico”.