Mensa aziendale o buoni pasto? Dipende dalla provincia in cui si lavora. È quanto accade in Puglia, dove i dipendenti delle Asl di alcune province possono usufruire di entrambi i servizi, mentre in altre – come nella Bat – il diritto ai buoni pasto non è riconosciuto. Una disparità che ha sollevato numerose proteste, alimentate anche dal recente “caso Taranto”, che ha riacceso il dibattito sulla necessità di un trattamento omogeneo per tutti i lavoratori della sanità pubblica regionale.

Sulla questione interviene la Funzione Pubblica Cgil Bat, che ha già avviato un’azione legale nei confronti dell’Asl Bat per il riconoscimento del diritto alla mensa. «Abbiamo presentato oltre 400 atti di diffida e interruzione dei termini di prescrizione per tutelare i lavoratori rispetto ai diritti pregressi» spiega Luigi Marzano, segretario territoriale della Fp Cgil Bat. «Abbiamo anche promosso ricorsi pilota davanti al Giudice del Lavoro per ottenere un riconoscimento definitivo».

L’obiettivo del sindacato è chiaro: garantire un trattamento equo per tutti i dipendenti delle Asl pugliesi. «Non è accettabile che ci siano differenze tra lavoratori della stessa categoria solo perché operano in province diverse» sottolinea Marzano. «Chiediamo che si regolamenti la questione una volta per tutte, riconoscendo il diritto alla mensa o, in alternativa, ai buoni pasto, così come previsto dal contratto e dalla normativa vigente».

Intanto, la battaglia legale va avanti, con l’auspicio che la Regione Puglia e le autorità competenti intervengano per sanare una situazione che penalizza centinaia di lavoratori della sanità pubblica.