Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Rete Civica Barletta (Giuseppe Calabrese, Raffaele Patella e Giuseppe di Bari):

«In questi giorni di festa, come ogni anno, arrivano messaggi pieni di rassicurazioni e promesse di cambiamento.

Parole che parlano di attenzione ai più fragili, di sicurezza, di città moderna e sostenibile.
La realtà che viviamo è molto diversa.

Barletta non è oggi la città serena e in trasformazione che viene dipinta: le strade restano dissestate, i cantieri infiniti, il costo della vita e della TARI grava sulle famiglie, i quartieri periferici attendono risposte da anni. Anziani, persone con disabilità e famiglie in difficoltà continuano a scontrarsi con servizi carenti, e malfunzionamenti oramai cronicizzati.

Furti, vandalismi e spaccio si ripetono quotidianamente sotto gli occhi di una cittadinanza impaurita e quasi del tutto arresa.

La cura del verde urbano e la sostenibilità ambientale restano più annuncio che realtà. Rete Civica non fa auguri di circostanza.

Noi auguriamo a tutti noi meno propaganda e più responsabilità, meno parole e più fatti, meno narrazione autocelebrativa e più ascolto dei cittadini.

Auguriamo a Barletta di diventare una città dove il dissenso non sia temuto, ma considerato una risorsa; dove le istituzioni siano davvero al servizio della collettività, senza favoritismi o ritorsioni; dove i bisogni reali delle persone siano al centro dell’azione quotidiana.

Al contrario di ciò che vi raccontano noi, come tutte le altre associazioni saremmo felici di dialogare costruttivamente e proporre soluzioni per la città, ma veniamo additati come sobillatori.

Ai barlettani va il nostro augurio più sincero: continuare a resistere, a partecipare, a vigilare.

Il cambiamento vero nasce dall’impegno dei cittadini consapevoli, non dai messaggi patinati.

Rete Civica sarà anche nel 2026 dalla parte della comunità, con spirito critico, autonomia e coraggio.

A Barletta auguriamo un Natale di dignità e un anno nuovo di verità, giustizia e diritti reali».