1980 Olympic Games, Moscow, USSR, Men's 200 Metres Final, Italy's gold medal winner Pietro Mennea stands on the podium after the race (Photo by Bob Thomas/Getty Images)

Domani, 21 marzo 2016, ricorrerà il terzo anniversario alla scomparsa di Pietro Mennea. Da alcune ore campeggia sulla parete della sua casa di via Pier delle Vigne al numero 10 una testimonianza, un omaggio, una speranza in anteprima sulla lapide che gli organizzatori intendono installare nello stesso luogo, presto, come spiega Nino Vinella, presidente del Comitato Pro Canne della Battaglia.“Da questa casa si è avviato alla leggenda Pietro Mennea-recita la targa-la ”freccia del Sud”, campione olimpionico di atletica leggera, velocista di fama mondiale, onore e vanto di Barletta nello sport di sempre”.

“Ma c’è di più-aggiunge Vinella-perché è pur vero che le giornate indimenticabili di un campione come Pietro Mennea corrispondono alle date delle sue vittorie e dei suoi record. Così è nato appunto il “Mennea Day”, ogni 12 settembre per ricordare al mondo sportivo intero la conquista del record mondiale col mitico tempo di 19”72 sui 200 metri a Città del Messico, record rimasto imbattuto per ben diciassette anni dal 1979. Ma per Pietro Mennea, e per noi tutti, il suo giorno di nascita (Barletta, 28 giugno 1952) ed il giorno della morte (Roma, 21 marzo 2013) sono davvero le parentesi entro le quali racchiudere un’esistenza votata sempre allo spirito di sacrificio come arma per conquistare successi insperati per altri. Ma che agli altri hanno insegnato ed insegnano tuttora l’esempio tracciano la via e la strada da seguire.

 

Targa per Pietro Mennea, BarlettaPietro Mennea da Barletta, le sue diverse vite ed i suoi “ori”, oltre lo sport. Uomo tenace di profonda cultura per la sua lotta al doping, uomo sapiente di scrittura per i suoi libri a spaziare dallo sport alla finanza e al diritto, cittadino esemplare nel servizio alle istituzioni per essere stato candidato sindaco di Barletta ed europarlamentare, alfiere di Canne della Battaglia e del nostro Comitato. Per tutto questo ed anche molto, ma molto di più, ecco perché corre forte la nostra proposta, forse per qualcuno fin troppo forte ed anche ambiziosa, ma esistente e resistente ad ogni possibile attacco perché ostinata e caparbia.

“Barletta città della Disfida e di Pietro Mennea”. Completare il rango istituzionale del nome civico, del come Barletta sia riconoscibile agli occhi di chi ci guarda e ci segue sul web, nella corrispondenza, nei contatti amministrativi di vario livello. All’epoca si votò la creazione del binomio con la Disfida con Salerno sindaco. Oggi ci pare che i tempi siano maturi perché Pasquale Cascella sindaco di oggi compia il gesto. A lui (che da giornalista ha ben conosciuto il campione) ci rivolgiamo direttamente, e non solo, nell’intraprendere ufficialmente il cammino di procedura formale a termini del vigente Statuto comunale. Basterebbe un provvedimento solenne, ma tale resterebbe al di fuori del come Mennea avvertiva il suo contatto, la sua relazione con Barletta: cioè all’insegna della semplicità e dell’onestà.

Rivolgiamo la nostra proposta-chiosa Vinella-di “Barletta città della Disfida e di Pietro Mennea” all’intera Amministrazione comunale, al Consiglio Comunale, al consigliere regionale Ruggiero Mennea anche quale attuale fiduciario per la Puglia della Fondazione Pietro Mennea Onlus. Nonché all’Associazione dei Consiglieri comunali emeriti presieduta dall’ex sindaco Raffaele Grimaldi ed all’intero mondo delle associazioni e del Volontariato attivo, che già ha avuto modo di esprimersi sui social e sui media territoriali.