Una veduta aerea del Puttilli

A cura di Adriano Antonucci

Non c’è davvero pace per lo stadio “Puttilli”. Come se non bastassero i lunghissimi tempi di attesa per il rifacimento degli spalti, i problemi inerenti al corpo spogliatoi e quelli che riguarderanno il manto erboso (in stato quantomeno comatoso) ecco spuntare l'”affaire” relativo al rifacimento della storica pista tanto cara a Pietro Mennea.

L’affidamento dei lavori di rifacimento della pista (incarico con un compenso stimabile in 40mila euro) agli ingegneri Luca La Bombarda e Pierino Profeta, nipote e collega di studio del presidente del CONI Puglia Elio Sannicandro, desta senz’altro qualche interrogativo. Tale questione, sollevata nei giorni scorsi dal quotidiano La Repubblica, non ha lasciato insensibile il presidente del CONI nazionale Giovanni Malagò sulla cui scrivania è giunto un dossier dettagliatissimo sull’accaduto.

Ovviamente non è soltanto interesse del presidente Malagò comprendere come da uno studio di fattibilità svolto gratis dai due ingegneri si sia arrivati all’affidamento dell’incarico, sincerarsi su che ruolo abbia avuto nella decisione del comune di Barletta di scegliere La Bombarda e Profeta una lettera inviata da Sannicandro a Pasquale Cascella e capire il motivo per il quale i due incaricati pur non essendo dipendenti CONI abbiano usato carta intestata del comitato olimipico ed una sigla “SIS” (Servizio impianti sportivi CONI) non più utilizzata addirittura dagli anni ’80. L’interesse a sciogliere tali interrogativi non è soltanto del CONI ma ovviamente di tutti i barlettani e di tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti dello stadio “Puttilli”. Forte è la paura che la questione possa provocare altri ritardi nella data già incerta di consegna dell’impianto. Per questo motivo si attende un commento del sindaco alla vicenda (dovrebbe arrivare a stretto giro di posta): noi di barletta.news24.city abbiamo provato ad interpellare, senza successo, l’assessore allo sport Vincenza Di Maggio sul tema. Il silenzio non è mai d’oro. Vale anche per il “Cosimo Puttilli”.