A cura di Arianna Crudele

R-Innovare le città: dalla riqualificazione energetica alla mobilità sostenibile”, è di questo che si è parlato ieri pomeriggio a Barletta nel secondo appuntamento del Treno Verde 2016, lo storico convoglio di Legambiente. A spiegarlo è stato l’architetto Antonio Stragapede del CFE, “Centro di Fisica Edile”. “L’obiettivo è quello di anticipare dal 2020 al 2017 la creazione di edifici ad energia zero per ridurre le emissioni di CO2. Stiamo parlando di un’esperienza avviata già da dieci anni e riassunta in una serie di costruzioni che abbiamo già affrontato. Quello che deve cambiare è il modo di progettare, bisogna ripensare ad una forma nuova di costruzione”.

L’architetto ha aggiunto che il modello vincente è quello della “Casa Passiva”, un concetto fisico bio-climatico che garantisce comfort ambientale. Si tratta di un edificio nato in Germania e diffuso nel resto del mondo, pubblico o privato, costruito con l’obiettivo di ridurre i costi energetici ed eliminare gli sprechi, fino al traguardo delle bollette a costo zero. La casa passiva, inoltre, utilizza il sole e le risorse naturali sia per il riscaldamento che per il raffreddamento e include l’utilizzo di materiali “poveri” prevedendo anche un risparmio.

“Bisogna, quindi, cercare di essere innovativi, captare quali sono le possibilità che possono diventare risorse e sottolineare l’importanza dell’efficienza energetica”. E’ quanto detto alla conferenza dall’Assessore alle Politiche per il Territorio del Comune di Barletta, Azzurra Pelle e dal presidente di Confindustria Bari- Bat, Beppe Fragrasso. “E’ importante lavorare per la qualità dell’edilizia- ha sottolineato Fragrasso- piuttosto che per la quantità”.