A pochi chilometri dagli attentati di Bruxelles. Era in un treno diretto all’aeroporto, Andrea Lamusta giovane barlettano ex-studente del Liceo Scientifico C. Cafiero attualmente iscritto all’università nella città belga di Anversa quando lo scorso 22 marzo 2 terribili attentati hanno colpito l’aeroporto e una stazione della metropolitana di Bruxelles. Ai microfoni di Carlo Cafiero Web, la pagina Facebook gestita dai ragazzi del liceo, Andrea ha raccontato che quel giorno si trovava sul treno che lo avrebbe portato all’aeroporto di Bruxelles, dove avrebbe preso l’aereo per l’Italia. Quello stesso treno, aveva deciso di prenderlo più tardi rispetto a quanto avesse programmato e per fortuna il suo viaggio non è mai arrivato a destinazione. «Alla fermata precedente rispetto a quella dell’aeroporto il treno si è fermato e ci è stato comunicato che, per ordine della polizia, non sarebbe ripartito. Eravamo tutti in preda al panico, dato che dopo alcuni momenti sono girate voci circa alcune esplosioni avvenute in aeroporto. Sceso dal treno, avrei voluto prendere un taxi per l’aeroporto, ma fortunatamente sono riuscito a restare lucido e a fare la scelta giusta, ovvero prendere il primo treno per tornare ad Anversa. Anche in questo momento la fortuna mi ha accompagnato, perché dopo alcuni minuti dal mio arrivo sono stati bloccati tutti i treni per questioni di sicurezza, e anche la stazione di Anversa è stata evacuata». L’esperienza sicuramente traumatica lascia spazio ad una riflessione sul terrorismo. « Alla base di tutto ciò c’è un problema di mancata integrazione. Bisognerebbe evitare la formazione di quartieri ghetto, dove il disagio della popolazione può portare a sposare certe idee estremiste». Infine, rivolto al pubblico prevalentemente giovane che segue la pagina, Lamusta ha dichiarato: «Nonostante il pericolo diffuso, il consiglio che vorrei indirizzare ai ragazzi che stanno pensando di trasferirsi all’estero, è di non lasciarsi paralizzare dalla paura, andare avanti, e scegliere ciò che davvero li appassiona».