Ultimamente stiamo assistendo a comunicati stampa da parte dell’opposizione – riceviamo e pubblichiamo nota di commento da parte del movimento della Buona Politica – somiglianti sempre piu’ ad una sorta di ricerca di consensi basata su populismo e sulla demagogia. Si vuole parlare di “tutti i problemi della città ” ma tutto risuona come una polemica , nei confronti dell’Amministrazione che governa, senza tracciare adeguate misure o soluzioni e che oltretutto crea disinformazione ai cittadini, che a loro dire sono posti al centro della loro azione politica. Ecco perché con il nostro comunicato vorremmo puntualizzare il discorso sul cosiddetto “Fitto Casa” e sui “Cantieri di cittadinanza”. Infatti se conoscessero bene il bando del contributo Fitto Casa avrebbero saputo che tale contributo è erogato in misura massima di circa 900 euro annuale. Quindi una cifra non molto consistente,ma che ha dato sollievo a 1803 famiglie attraverso fondi regionali e cofinanziamento comunale, in quanto non elimina il rischio di aumento delle morosità incolpevoli e che dunque non evita l’impossibilità da parte di questi cittadini di provvedere al pagamento del canone locativo in tutto l’arco dell’anno.
A tal riguardo la Regione Puglia in data 13/04/2015 pubblicava sul sito istituzionale lo schema di Delibera di Giunta Regionale n. 665/2015 contenente i criteri e la ripartizione delle risorse del Fondo nazionale destinato agli inquilini morosi incolpevoli. In parole povere con questo intervento si istituiva un nuovo contributo, da distinguere perciò dal primo, rivolto a quei cittadini che non riuscivano a pagare il proprio canone di locazione e si stanziavano 52.117,23 euro alla città di Barletta. Ma alla scadenza del bando di concorso alla data 05/06/2015 un solo concittadino ne richiedeva l’utilizzo, portando l’Amministrazione a riaprire i termini con la Determina n. 1024 del 17/07/2015. Adesso sempre la Regione Puglia sta pensando di destinare la somma del primo contributo “ Fitto Casa ” nel Reddito di dignità, una misura innovativa che garantisce un reddito mensile in cambio di un progetto lavorativo che porti esperienza al cittadino richiedente e utilità a tutta la comunità. Questo passo è stato fatto già sperimentando i “ Cantieri di cittadinanza ” che riconosce ai soggetti svantaggiati l’opportunità di accesso ai percorsi formativi e al mondo del lavoro per accrescere l’occupabilità e che favorisce l’inclusione sociale. A nostro vedere è un gran risultato aver aiutato con la pubblicazione della graduatoria di tale bando 33 famiglie , un gran numero se si pensa che la Regione Puglia aveva limitato i requisiti di accesso alla somma del valore ISEE di 3.000,00 euro. In conclusione invitiamo l’assessore ai servizi sociali ad andare avanti con coraggio e determinazione  mentre le opposizioni a cambiare la monotonia della loro falsa pseudo informazione.