Alla vigilia del primo compleanno dell’ultimo romanzo di Tommy Dibari “Sarò vostra figlia se non mi fate mangiare le zucchine-Storia di un’adozione”, si festeggia la giornata mondiale del libro, un sincronismo perfetto.

Era il 24 aprile 2015 quando l’ultimo lavoro biografico, è stato distribuito nelle librerie di tutta Italia. Tantissime le presentazioni in biblioteche, spazi ricreativi, istituti scolastici, tutte unite da un comune denominatore l’emozione, la forza di un romanzo che parla di una storia vera e comune e la capacità dello scrittore Dibari nel riuscire ad empatizzare con il suo pubblico, non solo con il testo ma anche con parole, gesti e sguardi.

Consenso ricevuto da più parti, sino ad associazioni di rilievo Nazionale, strettamente legate al mondo dell’adozione Nazionale ed Internazionale, come l’Associazione Amici dei Bambini che ha ospitato lo scrittore durante la XXIV settimana Famiglie Ai.Bi, che si è tenuta lo scorso agosto presso Gabicce Mare, momento in cui energia spirituale, cariche emotive e i visi dei bambini di tutti i colori del mondo sono stati lo sfondo della presentazione del romanzo dello scrittore pugliese. Così è partita e una vera e propria catena virale sui maggiori social network, in cui Tommy ha ricevuto numerosissime lettere e recensioni da uomini e donne, genitori adottivi e biologici, ma anche chi non è ancora genitore o ha deciso di non diventarlo, sostenendo lo scrittore. Da circa un mese lo scrittore ha ottenuto una nuova proposta letteraria sempre con la casa editrice: “Cairo Editore”, con la quale pubblicherà il suo 4° romanzo; un nuovo libro da scrivere, nuove storie da raccontare.

IL LIBRO
“Sarò vostra figlia se Storia di un’adozione.” (Cairo Editore), con la prefazione del giornalista del “La Gazzetta del Mezzogiorno”, Giuseppe Dimiccoli racconta di Tommy e Doriana sono una giovane coppia come tante: si amano, si sposano, decidono di avere un figlio. Ma, come recita l’antico detto ebraico, quando l’uomo pensa, Dio ride. Così il figlio tanto desiderato non arriva, e i due vengono risucchiati in un percorso fatto di controlli, analisi, terapie di Gonal F, inseminazioni, Fivet, tour religiosi in cerca della grazia e diete a base di peperoncino scaricate dalla rete; un pellegrinaggio su e giù per lo stivale tra ospedali, cliniche private, camici bianchi e camici sporchi, loro che si sentono topi da laboratorio in attesa del prossimo esperimento. Mentre i palazzi della città si riempiono di fiocchi rosa e azzurri sui portoni, e i giardinetti di mamme che spingono carrozzine, per loro arriva la glaciale sentenza: «Vi trovate in quello che la scienza definisce il range di infertilità inspiegabile», e la speranza cede il posto alla delusione, allo sconforto. Finché all’improvviso accade qualcosa. Bastano poche parole e tutto sembra diverso. «Forse siete destinati a un altro progetto, forse dovete andare a prendervi vostro figlio, portarlo via e salvarlo.» Tommy e Doriana decidono allora di reagire, di seguire il cuore, di tornare nel luogo dell’anima dove i palpiti contano più dei parametri di riferimento. Scendono in profondità, nel posto segreto delle emozioni verso una scelta altrettanto ardua: l’adozione. Si tuffano tra le braccia dei giudici, degli psicologi e degli assistenti sociali, sussurrando loro che da qualche parte nel mondo c’è un bambino che li aspetta. Poi, un giorno, la risposta arriva dal tribunale italiano: c’è uno scricciolo, fragile come una foglia, che risponde al nome di Martina. Non vuole né zucchine né botte, ma ha un’immensa fame d’amore. E così tutto si capovolge, perché la vita può anche essere letta al contrario. Come dice Martina, «se lo guardi bene, il cielo è un mare rovesciato».

Tommy Dibari (Barletta, 1974) è scrittore, autore televisivo, pubblicitario e docente di scrittura creativa presso il Centro Internazionale Alti Studi Universitari. È stato tra gli autori di importanti programmi televisivi come Striscia la Notizia, Artù, Paperissima e Paperissima Sprint. Ha scritto per il teatro e il cinema ed è anche paroliere musicale. Insieme con Fabio Di Credico ha pubblicato La Cambusa. Storia d’amore e di altre malattie (Rizzoli, 2007) e Non ho tempo da perdere (Cairo, 2011).