«Oggi (ieri, ndr) finalmente è avvenuta l’inaugurazione del CAT: noi famiglie ringraziamo il personale ASL Bat insieme al Direttore Generale Ottavio Narracci e a Filippo Caracciolo per questo grande traguardo, che per noi famiglie è solo l’inizio». Le parole di giubilo espresse dagli esponenti dell’Angsa (Associazione Genitori Soggetti Autistici Solidali) Bat la dicono lunga su quanto l’inaugurazione del Centro Territoriale per l’Autismo, avvenuta ieri mattina in Piazza Umberto, a Barletta, fosse attesa da interi nuclei famigliari e dai piccoli ospiti della struttura, che di questi tempi-correva il 22 maggio 2015-circa un anno fa si erano illusi di poter usufruire dei servizi in essa resi con un anno di anticipo. Allora si era trattato però di una “presentazione” e non di una “inaugurazione”, tese a specificare l’Asl Bat, con stanze arredate  e disfatte in pochi giorni e il conseguente codazzo di polemiche tra le parti. Nel mezzo, i mesi trascorsi hanno portato in dote l’attivazione di interventi educativi ambulatori e/o domiciliari, percorsi di collaborazione alimentati e un regolamento regionale, varato nel marzo 2016.

Una sala attrezzata con specchio unidirezionale, per permettere l’osservazione degli utenti all’operatore; una stanza per lo psicologo; una per il neuropsichiatra infantile; una stanza relax; infine, un deposito e un bagno. Così si presenta il Centro, sito al terzo piano dell’edificio di Piazza Umberto. Da lunedì 9 maggio l’equipe multidisciplinare, afferente al Dipartimento di Salute Mentale, che già opera a sostegno dei soggetti affetti da autismo, si trasferirà a pieno regime nelle strutture dando vita e anima al primO centro specifico nella regione: «Il trasferimento della equipe multidisciplinare presso il nuovo Centro Territoriale-ha ribadito Narracci-rappresenta un importante tassello di un percorso avviato già un anno fa nella Asl Bt in collaborazione con l’Associazioni dei genitori e che, in qualche maniera, aveva anticipato i tempi rispetto al regolamento regionale sul disturbo dello spettro autistico varato a fine marzo». A cambiare anche la presa in carico del paziente autistico: dalla sottoscrizione della convenzione con l’Angsa ad oggi, è stato modificato l’approccio clinico (si è passati da una assistenza territoriale a una assistenza unificata presso un unico centro) ed è stato previsto personale dedicato tanto ai bambini quanto agli adulti. 70 diagnosi di tipo precoce su bambini dai 20 ai 36 mesi e 63 visite di controllo, unite a 318 bambini per i quali è stata avviata l’integrazione scolastica, sono i numeri da cui si riparte: questa volta senza presentazioni, ma con un’inaugurazione che cancella ogni polemica.