Incontriamo Angelo Fiore, 36 anni barlettano, che ci racconta le sue esperienze umanitarie fra l’estero e l’Italia; tante, nonostante la sua giovane età. Ci soffermiamo sull’ultima esperienza con IDEAS ONLUS e un particolare progetto di questa. Angelo ha una preparazione accademica improntata alla gestione d’azienda in ambito strategico che lo ha portato a vivere all’estero per molti anni, avendo varie esperienze professionali e in ambito sociale, dove ho ricoperto sia ruoli di coordinamento/amministrazione che ruoli in ambito logistico.

Il volontariato è diventato, ormai da diversi anni, il centro della tua vita: ci racconti brevemente le tue esperienze precedenti che ti hanno portato alla scelta di occuparti degli altri?

«Tutto ha avuto inizio da un viaggio in solitaria tra India e Nepal nel 2009, dove ho avuto un contatto ravvicinato con persone che vivono un forte disagio sociale. Al mio ritorno, nutrivo il desiderio di fare qualcosa per sentirmi meglio con me stesso e pensai di procedere con un’adozione a distanza. Durante la ricerca di enti che si occupassero appunto di adozioni a distanza, mi sono imbattuto casualmente in un annuncio di ricerca di volontari per un progetto in Guatemala, contraddistinto dall’immagine di un cuoricino che batteva. In quell’istante ho deciso di candidarmi per il progetto e sono partito! È stata un’esperienza dura ma meravigliosa che mi ha permesso di capire quello che amo fare…»

Hai intrapreso l’esperienza con l’associazione IDEAS, che da qualche tempo interviene sul nostro territorio, iniziando da un progetto di cui ci parlerai. Innanzitutto, cos’è IDEAS e da dove nasce?

«IDEAS ONLUS nasce dal sogno, condiviso con mia moglie, di provare ad offrire un supporto concreto a persone in difficoltà. Abbiamo ritenuto più utile non focalizzare la nostra attenzione solo su determinate tipologie di bisogno ma di dirigere il nostro impegno a favore di qualunque persona si trovi in un particolare stato di necessità, puntando alla qualità e non alla quantità. È un’associazione che si basa su pochi e semplici valori: concretezza, pensiero positivo, rispetto, semplicità, solidarietà e trasparenza. Pensiamo che ogni sostenitore abbia il diritto di sapere come vengono usate le sue donazioni infatti, nella pagina web dell’associazione, riportiamo le entrate e le uscite con la specifica di ogni progetto (www.ideasonlus.org e  www.facebook.com/ideasonlus/)».

Che cos’è il progetto “LA STANZA DEI MIEI SOGNI”? È vero che lo avete già applicato nel territorio?

Il progetto ha come obiettivo realizzare la “stanza dei sogni” per bambini, adolescenti e adulti che si trovano in un particolare stato di difficoltà causato da patologie e/o disabilità che li obbligano a passare molto tempo in casa. Per farci capire meglio, proviamo a fare un esempio: immaginiamo una persona alla quale piace il mare ma che non può andarci per la sua malattia o disabilità ed è costretto a vivere molto del suo tempo in casa. Noi vorremmo trasformare la sua stanza o uno spazio dentro la casa dove vive portando il mare da lui, ovvero con decorazioni che richiamino pesci, un letto a forma di barca, un acquario, una rete di pescatori, ecc. Il tema principale attorno al quale sviluppare il progetto, viene deciso con le famiglie e con gli stessi beneficiari, disegnando l’intervento da realizzare e definendo lo spazio da trasformare, le caratteristiche grafiche e l’eventuale materiale da acquistare, dando priorità alle cose più utili e necessarie, sempre nel massimo rispetto della privacy dei beneficiari. A Barletta abbiamo completato la prima stanza per un amico impossibilitato ad uscire di casa. Amante dei viaggi e della musica, abbiamo installato nel suo salotto delle strumentazioni audio-video (pc, telecamera a infrarossi, videoproiettore, kit audio, ecc.) attraverso le quali, con una serie di filmati, slide-show di fotografie e musica tradizionale potrà continuare a viaggiare in giro per il mondo. Siamo attualmente al lavoro per la seconda stanza! La realizzazione di alcune “stanze dei miei sogni” è possibile grazie al contributo della Fondazione Megamark nell’ambito del bando di concorso “Orizzonti Solidali”».

Come possiamo aiutarti per proseguire questo importantissimo progetto?

«Siamo alla ricerca di potenziali beneficiari del progetto! Ci piacerebbe che più gente conoscesse quello che facciamo di modo da poter intervenire, ove possibile, con il nostro piccolo supporto, creando fiducia reciproca e, perché no, una rete di collaborazione con le tante realtà già operanti nel territorio. Come recita un vecchio proverbio africano, “se le formiche si mettono d’accordo, possono spostare un elefante…”».