A cura di Viviana Damore

All’indomani dell’approvazione delle Unioni Civili come legge, con diritti e doveri per le coppie omosessuali tra cui reversibilità delle pensioni ma non ancora adozioni e le convivenze per le coppie etero, abbiamo intervistato il presidente di Arcigay Bat, Vincenzo Antonio Gallo, per comprendere quale sia il livello d’informazione sull’argomento in ambito LGBT e quali siano gli umori scaturiti da questa, seppur minima, importante conquista.

Le Unioni Civili sono legge, un momento che passerà nella storia dell’Italia, cosa rappresenta questa conquista per il mondo LGBT?

«Sicuramente una conquista, che ha però il sapore di un nuovo e più ambizioso percorso di rivendicazioni che si concluderà con l’introduzione del matrimonio egualitario».

Quali sono nello specifico le nuove disposizioni legislative?

«Vengono introdotti due nuovi istituti: il contratto di convivenza, sottoscrivibile sia dalle coppie eterosessuali che da quelle omosessuali, e l’unione civile, riservata agli omosessuali e del tutto sovrapponibile, relativamente a diritti e doveri, al matrimonio civile: occorre però sottolineare che non è contemplata la possibilità dell’adozione»

A suo parere ci sono delle possibili fondamentali integrazioni da aggiungere a quanto già disposto?

«Certamente. Il Legislatore ha deciso di stralciare la stepchil adoption (adozione del figlio del partner), delegando ancora una volta al potere giudiziario il compito di decidere in tal senso. Tale nuovo istituto andrebbe pertanto integrato con una normativa relativa alle adozioni»

Potremmo racchiudere in tre punti ciò che è essenziale sapere sulla legge per le Unioni Civili?

«Parliamo di un istituto riservato esclusivamente alle coppie omosessuali; è perfettamente sovrapponibile al matrimonio civile; non prevede l’adozione».

Arcigay Bat fornisce dei servizi informativi ai suoi iscritti?

«Non solo ai soci, ma a chiunque sia desideroso di reperire informazioni corrette. Il nostro sportello di supporto legale è in grado di fornire risposte ad ogni tipo di dubbi o perplessità concernenti le unioni civili: basta contattarci tramite la pagina Facebook Arcigay Bat».

Qual è stata la reazione del mondo LGBT all’indomani dell’approvazione?

«C’è chi ha esultato, ritenendo che questo fosse un importante momento di svolta, dopo trent’anni di vuoto normativo che condannava molte coppie omosessuali a vivere nell’ombra, prive di qualsivoglia tutela. D’altra parte però altri, in particolar modo le famiglie omogenitoriali con prole, hanno denunciato e aspramente criticato – ritengo giustissimamente – la cassazione dell’articolo 5 dell’allora ddl Cirinnà, ossia la stepchild adoption».