In tanti, negli scorsi giorni, hanno segnalato con mail alla nostra redazione e agli altri organi di stampa cittadini, la presenza tra le mura della stazione di Barletta di un senzatetto, che sosta in zona in evidenti condizioni di disagio igienico ed economico (spesso cammina addirittura scalzo), girovagando per i locali interni, tra bar, biglietteria ed edicola. L’hanno anche immortalato mentre dormiva raccolto in un cartone, ai piedi dell’ufficio ticketing. Chiede qualche spicciolo, un caffè, ma a volte va anche oltre, come accaduto nel weekend, quando si  avvicinato a un uomo e gli ha dato un morso sulla mano. L’intervento di polizia ferroviaria e carabinieri, richiesto a più riprese, è maturato: l’uomo, un tunisino di mezza età, privo di documenti, è affetto da neurofibromatosi (una malattia ereditaria che colpisce le cellule nervose e muco-cutanee dovuta a turbe dell’istogenesi) che ne ha provocato la comparizione di cisti su testa e volto e richiederebbe delle cure.

 

Fermato dalla Polfer e condotto presso l’ufficio anti-immigrazione di Bari, dopo le verifiche del caso all’uomo è stato consegnato un decreto di espulsione dal territorio italiano a 7 giorni: inutili sono stati i colloqui con i responsabili dei Servizi Sociali di Barletta. «Gli abbiamo sottoposto un piano di aiuti, includente un servizio mensa presso la Caritas cittadina, ma ha rifiutato» spiegano dal Comune. Questa mattina l’uomo era nuovamente in stazione: solo, in disparte. Per quanto ancora?