Combattere lo stigma, quel pregiudizio nei confronti di una persona affetta da una patologia psichiatrica. E’ di questo che si è parlato ieri pomeriggio presso il Brigantino2 di Barletta. L’incontro è stato organizzato dall’associazione “Le 100 mani” in collaborazione con il Rotary Club Distretto 2120 ed è stato presentato l’evento “Le paure non fanno paura”.

«Siamo soddisfatti del lavoro che abbiamo svolto fino ad ora. Proprio qualche giorno fa è stato inaugurato a Barletta il Centro per l’Autismo che è il primo in Puglia-ha dichiarato il dottor Luigi Mennuni, direttore del Dipartimento di Salute Mentale della Bat-E’ importante conoscere le persone giuste a cui rivolgersi quando sorgono problemi psichici ed è questo il compito che svolge il Centro di Salute Mentale. Un altro lavoro importante portato avanti-ha continuato Mennuni-è lo “IESA”. Si tratta di un servizio che permette ad una persona adulta affetta da una patologia psichiatrica di essere posta in affidamento a delle famiglie. E’ una vera e propria evoluzione culturale, un modo per dare la possibilità ai nostri pazienti di poter vivere in una famiglia e non più in strutture, restituendo loro la dignità tolta. Dunque, se ci sono delle famiglie che vogliono “adottare”, devono farsi avanti». E’ intervenuto all’incontro anche il dottor Vincenzo Delcuratolo, responsabile del Centro Diurno Psichiatrico di Barletta, il quale ha puntato l’attenzione sulla relazione tra utente e operatore e su quanto sia importante la collaborazione con il territorio.

Il convegno è stato accompagnato dalla visione del docu-film, svolto dagli utenti del Centro Diurno Psichiatrico di Barletta e realizzato dall’autore e scrittore barlettano Tommy Dibari.