Oggi pomeriggio è tornato a riunirsi il Consiglio comunale di Barletta, principalmente per approvare a consuntivo il Bilancio 2015 nell’ultimo giorno utile, dopo la Diffida del Prefetto, atto formale, per non averlo approvato già trenta giorni fa. Anche perché nella scorsa seduta consiliare è stato approvato il Bilancio di previsione 2016 già nell’ultimo giorno utile prevista dalla legge, e a rigor di logica il consuntivo dell’anno precedente andrebbe approvato prima. Comunque, questo ha già dato adito dall’opposizione a parlare di “ricatto politico” del sindaco Cascella nei confronti della propria maggioranza, che non sempre è in grado di dar man forte al primo cittadino.

Questo in teoria sarebbe dovuto accadere, ma non ce n’è stata neanche l’opportunità: la seduta del Consiglio comunale si è sciolta prima per assenza del numero legale. Epilogo oppure no? La risposta dovrà darla il sindaco Cascella. Nella prima parte, iniziata già con il consueto ritardo, dopo una lunga serie d’interpellanze e interrogazioni da parte dei consiglieri comunali su varie questioni che riguardano la città, il consigliere Giovanni Alfarano ha comunicato il proprio passaggio al Gruppo misto dal partito di Forza Italia, promettendo di restare all’opposizione di quest’amministrazione, e anche il consigliere Dicorato da Adesso Puoi di centro-destra è passato al Gruppo misto. La consigliera Desario (Area popolare) ha dichiarato di volersi astenere dai lavori dell’Assemblea poiché non ha riscontrato l’impegno da parte dell’Amministrazione riguardo la rimozione della cancellata dell’ex ospedale, in piazza principe Umberto, discussa in una seduta consiliare di inizio aprile. Si è passati al punto all’OdG (“Rendiconto di gestione esercizio 2015 – Approvazione”), ma i vari capigruppo delle opposizioni hanno espresso la propria volontà di non votare a favore del Rendiconto, anche per via di una maggioranza in aula inesistente, per far cadere il provvedimento; questi hanno da più parti richiesto le dimissioni del Sindaco, giunto all’ennesima crisi tutta interna alla propria maggioranza. Il consigliere di centro-destra Basile è tornato a chiedere al sindaco di riferire in Procura i nomi dei responsabili del ricatto politico che ricade sulla città, oppure di dimettersi. La consigliera Campese (Sinistra Unita) ha ribadito la responsabilità del Sindaco di continuare a rispondere politicamente ai responsabili che causarono la fine della consigliatura Maffei bis: «Quando s’inizia con operazioni di allargamento e trasformazione della maggioranza, allora si è all’inizio della fine».

Il Partito Democratico, rappresentante la maggioranza relativa della compagine di Cascella, era quasi del tutto assente alla seduta, rendendosi praticamente il responsabile del non raggiungimento del numero di maggioranza; la scelta non può dirsi casuale, avrà certamente delle ricadute molto pesanti che ora spettano al Sindaco. Quindi la verifica del numero legale, richiesta da uno stesso consigliere di maggioranza e la seduta è stata sciolta (solo 10 presenti di cui 2 del PD).