baratto

A cura di Viviana Damore

Domenica 5 giugno si svolgerà presso il bar Colibrì America, dalle 18:00 lo Swap Party, ormai un appuntamento fisso per la città di Barletta, in cui la pratica del baratto diviene occasione di incontro e condivisione. Abbiamo a questo proposito intervistato le menti creative di Scart Off, da sempre promotrici ed organizzatrici dell’evento.

 Siete state le prime a portare lo Swap Party a Barletta, ormai alla sua ennesima edizione. Come reagiscono i cittadini alla vostra iniziativa?

«Lo Swap Party “Scambio di Stagione” è ormai giunto alla sua sesta edizione, lo proponiamo ormai da un anno e mezzo in città a cadenza stagionale. Ebbene si, qui a Barletta siamo state le prime a lavorare per introdurre un evento come questo e, dobbiamo essere sincere, la reazione è stata immediatamente positiva. Fin da subito, infatti, i cittadini hanno partecipato all’evento sia donando i loro capi da scambiare, sia partecipando allo scambio e facendo dello shopping realmente a costo zero. Inoltre, abbiamo cercato di dare all’evento un’impronta itinerante; non vogliamo che sia un evento esclusivo ma cerchiamo, piuttosto, inclusione e partecipazione, perciò andiamo lì dove possa essere anche più agevole la partecipazione, non limitandoci ad un solo luogo».

Il regolamento a cui attenersi per parteciapare è molto semplice, quali sono le regole da rispettare? Cosa si può scambiare?

«Le regole sono poche e semplici e servono solo per evitare che si crei confusione: ognuno deve portare qualcosa, uno o più capi puliti ed in buone condizioni. A ciascun capo vengono assegnate delle stelline che decretano, ad insindacabile giudizio, l’unico metro di valutazione per uno scambio alla pari. In cambio vengono dati degli “swap token” (gettoni) da usare per lo scambio. Dunque, i partecipanti possono individuare, scegliere e portare a casa un capo e/o un oggetto da swappare, dello stesso valore (numero stelline) in cambio di quello portato. Tra le cose che si possono portare: abbigliamento per adulti e bambini, borse, scarpe, occhiali da sole, cinture, cappelli, bigiotteria, libri, cd, dvd, giochi, oggetti di design o da collezione. Da non portare, invece: gioielli, intimo, costumi da bagno, piccolo e grande arredamento. La raccolta degli oggetti e capi da swappare si effettua nei giorni precedenti all’evento, per poterlo organizzare al meglio, presso l’ecobottega ScartOff, in via Rizzitelli, 60».

Quali sono le novità introdotte quest’anno?

«In tutte le edizioni passate abbiamo sempre cercato di introdurre qualcosa di caratterizzante e per questa edizione abbiamo deciso di introdurre, tra le cose da barattare, anche oggettistica che fino ad ora avevamo deciso di non includere e quindi sono ben accetti anche libri, cd, dvd, oggetti di design o da collezione, giochi da tavolo».

Una pratica molto antica come quella del baratto rinasce ora in uno spirito green e creativo. Pensate sia una cultura in espansione nel nostro territorio?

«Certo. Ognuno ha nel proprio armadio, o nella propria stanza, un numero (forse) eccessivo di indumenti, accessori, oggetti di ogni tipo che restano inutilizzati perchè stretti, larghi, lunghi, corti o semplicemente perché non piacciono più. Gettarli via sarebbe, in questi tempi di crisi, uno spreco inestimabile, da aggiungere al fatto che gli scarti della filiera produttiva tessile sono altamente inquinanti del mondo industriale. Ecco che torna utile e fruibile una delle pratiche più antiche e nobili come il baratto, reso certamente più divertente con una vera e propria festa: Swap Party per fare shopping a costo zero divertendosi, incontrando nuove persone, socializzare e condividere. Il baratto non è una moda e non è solo un’idea di risparmio. È molto di più, perché può cambiare la nostra percezione di vita e renderci tutti più economici, ecologici e, perché no, più gentili nell’atto del donare ciò che è nostro».