Che inciviltà e ignoranza abbiano dato, in varie occasioni, il meglio di sé anche in questo caso, non legittima a contribuire al degrado esistente nella zona verde del lungomare “Pietro Paolo Mennea”, angolo via S. Samuele. Si tratta di un piccolo polmone verde, almeno nelle intenzioni, di circa 8000 metri quadri, inaugurato nel luglio di due anni fa come parte del primo stralcio dei lavori per la sistemazione della zona a ridosso delle Mura del Carmine; recentemente oggetto di riqualificazione e vandalismo, prima i tavoli poi le panchine, per la verità riparati in fretta dagli organi competenti.

13383889_10208345723214117_752012393_oPer i progettisti avrebbe dovuto rappresentare una zona-cerniera delle città che congiungesse il mare con il centro cittadino, tuttavia necessitante di essere animata come ogni spazio pubblico creato a Barletta. Ieri mattina, l’area appariva tristemente abbandonata a se stessa: le criticità denunciate a mezzo stampa in diverse occasioni, non sono servite a molto, visto che i problemi permangono. Innanzitutto ci si è imbattuti in erbacce molto alte, che contribuiscono al senso di degrado e di abbandono, fontane spente (non sappiamo se rotte o no), panchine praticamente isolate nelle aiuole ormai impraticabili, ancora assente una qualunque forma di recinzione che protegga i bambini che giocano con le giostrine lì presenti; inoltre, l’assenza totale di una zona d’ombra rende l’area praticamente poco accessibile durante le mattinate soleggiate e calde, cioè proprio quando un parco dovrebbe essere più utilizzato dai possibili fruitori.

Non sta a noi indicare le soluzioni ai problemi, ma indicare i problemi è sicuramente uno sprone per il miglioramento delle scelte di un’Amministrazione, soprattutto in un’area molto utilizzata da tutti i cittadini e non solo nella bella stagione.

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