Access City Award è il premio europeo per le città accessibili alle persone con disabilità e agli anziani, organizzato dalla Commissione europea insieme al Forum europeo della disabilità. Insomma la Comunità Europea promuove l’integrazione sociale anche attraverso la premiazione di progetti per città veramente a misura di tutti i suoi cittadini e non solo; anche il turismo ormai non può eccepire, come si è più volte avuto modo di dire, da un discorso che vede tra i potenziali visitatori anche i cittadini disabili con le proprie famiglie o i propri amici.

Quest’anno la cerimonia di consegna dei premi alle cinque città europee vincitrici avrà luogo il 29 Novembre 2016 a Bruxelles, in occasione della conferenza per l’annuale “Giornata europea delle persone disabili”. Saranno premiate le città che hanno promosso iniziative volte a migliorare l’accessibilità agli spazi urbani (sia pubblici, sia privati) per le persone con disabilità o anziane, in particolare nei seguenti ambiti: ambiente costruito, spazi attrezzati per bambini, luoghi di lavoro, trasporti pubblici e tecnologie della comunicazione. Oltre al primo, secondo e terzo premio, questa edizione prevede il conferimento di due riconoscimenti speciali: la categoria “accesso al lavoro” e “smart city accessibili”, che riconoscerà l’operato compiuto dalle città all’insegna dell’inclusione, soprattutto grazie all’uso delle tecnologie. Siamo alla settima edizione del premio, iniziato dal 2010 a cui hanno partecipato circa 250 città con più di 50.000 abitanti; la sesta edizione dell’Access City Award ha visto la vittoria di Milano, ma tra i vincitori degli altri anni si rintracciano anche più piccole realtà cittadine della Spagna, piuttosto che del Nord Europa o della Polonia.

L’Unione europea conta circa 80 milioni di persone con disabilità, un numero destinato ad aumentare dato il progressivo invecchiamento della popolazione; questo dato possiamo riscontrarlo anche, proporzionalmente, nelle nostre città e anche a Barletta, dove l’attenzione delle Istituzioni nei confronti della disabilità dovrebbe essere ormai assunta. Spesso non è così, pensiamo alle barriere architettoniche esistenti in alcuni edifici pubblici meta di visita turistica, come il Museo Civico del Castello, la Cantina della Disfida o all’inciviltà di alcuni cittadini che puntualmente parcheggiano vicino alle rampe dei marciapiedi. È chiaro che il futuro passa anche da questa parte, così come il turismo e l’evoluzione culturale della città; certamente l’UE non ha creato tale premiazione per conferire un ipotetico “Oscar” a queste città, ma per offrire concretamente un metro di paragone a cui tendere, anche provocatoriamente. Barletta non diciamo che debba vincere questo premio ma almeno perseguire le linee che conducono a dirsi meritevole di un’ipotetica partecipazione al concorso.