Consiglio comunale, sabato seconda tappa

«Oramai possiamo dirlo, ci ha provato anche l’uomo mandatoci da Roma, ma esattamente come chi lo aveva preceduto, si è trovato ad affrontare una vera missione impossibile: trasformare il centrosinistra barlettano da macchina da guerra elettorale in una maggioranza di governo degna di questo nome». A denunciare l’instabilità politica dell’amministrazione-Cascella, successiva all’ultimo consiglio comunale sono Giovanni Ceto, commissario cittadino di Forza Italia, Rosa Tupputi, segretario comunale dei Cor, Giuseppe Fergola, segretario comunale dei Fratelli D’Italia, e Paolo Dargenio e Ruggiero Grimaldi della segreteria comunale e provinciale di Noi con Salvini.

«Le migliaia di voti orgogliosamente collezionati dal centrosinistra si rivelano del tutto inutili a dare alla città uno straccio di amministrazione-prosegue la nota-Ancora una volta assistiamo ad uno sconcertante miracolo alla rovescia: il vino del centrosinistra si trasforma puntualmente in acqua non potabile non appena esce dalle cabine elettorali. E’ perfettamente inutile aggiungere che la città non solo non merita ma soprattutto non può permettersi tutto questo. Non possiamo più permetterci il lusso di club elettorali che vincono le elezioni e poi non governano,  lasciando la città in balia dei suoi mille problemi. E ora di cambiare. Tutto, meno che continuare ad assistere a questo strazio».

Il 17 giugno si è consumata «l’ennesima farsa: un sindaco sfiduciato dal PD, attraverso un documento politico con il quale si chiedeva l’azzeramento della giunta comunale, riesce alla fine  ad approvare il conto consuntivo  2015 nell’ultimo giorno utile grazie al soccorso, arrivato in extremis in consiglio comunale indispensabile per salvare la consiliatura, di forze politiche esterne e indipendenti alla maggioranza di centro sinistra che ieri non hanno fatto mancare il sostegno all’amministrazione e al Sindaco restando in aula e tenere in piedi il quorum deliberativo per l’approvazione della proposta di bilancio».

Comportamenti politici che per i cinque  «mettono a nudo tutta la fragilità della sua azione politica». Di qui l’appello: «Il Sindaco Cascella spieghi subito alla cittá con quale maggioranza politica intende governare Barletta. Dai numeri emersi dopo la votazione si capisce facilmente che 16 consiglieri favorevoli presenti in aula non sono un numero auto sufficiente per una maggioranza che intende governare la città, anzi questi numeri rappresentavano ieri l’opportunità per mandare a casa anzitempo una inadeguata Amministrazione comunale e quindi un occasione persa per liberare finalmente la città. Tutti salvi quindi in una grande ammucchiata che non farà altro che alimentare un sentimento di anti politica già fortemente radicato tra i cittadini stanchi di questi giochi di potere».