«Chiediamo che, stante l’assenza di dibattito sulle ragioni che hanno portato prima ai “messaggi subliminali” e poi alla richiesta di giunta tecnica (non più presa in considerazione, n.d.r.), si apra una discussione di merito sull’azione amministrativa sin qui svolta, coinvolgendo gli iscritti del Partito Democratico, gli organi statutariamente preposti e gli elettori, al fine di comprendere i limiti, le contraddizioni e gli errori e, possibilmente, superarli nel rispetto del mandato conferito al nostro Partito dai cittadini di Barletta». Questa la conclusione di una severa lettera indirizzata al Segretario regionale del Partito Democratico, Marco Lacarra, e alla presidente regionale del PD, Assuntela Messina, da parte della consigliera comunale Giuliana Damato, del già segretario cittadino Stefano Chiariello e Luca Lacerenza, iscritto al PD, quali promontori del documento, sottoscritto da diversi militanti e dirigenti del partito tra cui Vincenzo Bailon, Cinzia Dicorato, Domenico Crescente, Antonella Ruggiero, ecc.. Lo stesso ha trovato condivisione tra alcuni dei Giovani Democratici come Pietro Grippo, segretario GD, Francesco Francavilla. La lettera, prendendo le distanze dai motivi che hanno spinto una buona parte del gruppo consiliare PD a disertare la famosa seduta del 31 maggio scorso da cui tutto ha avuto origine, è stata inviata domenica scorsa, cioè il giorno precedente all’incontro del Segretario Lacarra con il primo cittadino di Barletta. Oltre a richiedere maggiore tutela per il sindaco Cascella da parte dell’organismo regionale, protagonista assoluto di un tentativo chiarificatore delle parti in causa all’interno del partito stesso. «La candidatura di Pasquale Cascella è stata, e a nostro avviso costituisce tuttora, la garanzia e l’unico collante possibile attorno al quale si è potuto costruire, al contempo, una prospettiva inclusiva di governo di centrosinistra ed una proposta di risanamento della città». I firmatari chiedono che il Partito Democratico «si faccia carico di una discussione politica sui connotati e sui contenuti politici delle alleanze che vedono il PD perno della coalizione e che parta, imprescindibilmente, dalla ricomposizione della coalizione di centrosinistra legittimata dal voto», sostenendo la necessità di dar modo alla consigliatura di proseguire per poter portare a termine gli atti amministrativi messi in campo, indicando una serie di obiettivi raggiunti dall’Amministrazione Cascella.

Insomma, un atto che palesa le divergenze esistenti all’interno del circolo barlettano, che lamenta lo scarso coinvolgimento di tutti gli scritti alle discussioni. Presto, come già annunciato, la Messina e Lacarra riceveranno i rappresentanti del gruppo consiliare di Barletta in modo da poter avere ufficialmente un quadro completo della situazione, cercando di agevolare la ricomposizione interna. «I “maggiorenti” del nostro Partito, sempre convinti di governare le leve del consenso, sottovalutano le lacerazioni che stanno producendo nella coalizione di centrosinistra e l’insofferenza dei cittadini che consegnerebbero, forse a ragione, l’amministrazione della città al centrodestra o al M5S».