Una crisi ancora aperta a San Ferdinando di Puglia. Secondo il gruppo consigliare “Uniti per San Ferdinando” l’amministrazione comunale non è affatto solida e la nuova maggioranza nata col passaggio di Gioviana d’Addato, attuale vicesindaco, e Giuseppe Muoio non ha donato la solidità tanto sperata.

«Con i Coscienziosi – afferma il gruppo –  siamo stati contrari all’approvazione degli equilibri del bilancio in quanto non si è tenuto conto della nota del responsabile economico-finanziario dell’Ente che chiedeva al sindaco – Michele Lamacchia – di assumere le determinazioni utili e necessarie per garantire la permanenza degli equilibri all’indomani del pignoramento – di una cifra che si aggira intorno a 1 milione di euro sul conto del comune – legato alla vicenda Pasculli».

«L’instabilità della nuova maggioranza, quella innaturale venuta fuori dopo la crisi di inizio anno, è emersa col Pug, piano urbanistico generale, quando non ci sono stati in Consiglio comunale i numeri per convalidate la seduta su un tema così importante. A questo punto un paio di domande nascono spontanee: a cosa è servito tenere in vita una maggioranza che non è in grado di approvare lo strumento urbanistico tanto atteso dalla città? La nomina di un Commissario Prefettizio, che sarebbe stata la naturale conseguenza della crisi politico-amministrativa di inizio anno, avrebbe consentito, dopo circa 9 anni dall’inizio dell’iter approvativo del Pug (gran parte dello stesso, lo si deve infatti all’amministrazione precedente), una più celere ed utile approvazione dei relativi atti, o no?».