A cura di Stefania Ricatti

 

Il 21 agosto 1884 morì a Parigi il celebre pittore barlettano Giuseppe De Nittis, all’età di 38 anni: venne a mancare «come gli eroi e i semidei», secondo le parole che Alexandre Dumas figlio fece trascrivere sull’epitaffio nello storico cimitero parigino Père Lachaise. Ieri pomeriggio, presso la casa natale del pittore in Corso Vittorio Emanuele 111, diventata ormai un luogo di riferimento per la memoria dell’artista, si è tenuta una piccola commemorazione ed è stata posta una corona d’alloro su uno dei balconi, dove si trova la targa commemorativa della nascita di De Nittis.

L’omaggio è stato offerto congiuntamente dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, rappresentato dal suo presidente Nino Vinella e dal Comitato Diocesano Feste Patronali, rappresentato dal vicepresidente Giuseppe Lattanzio.

corona

«Il Comitato Diocesano Feste Patronali-ha dichiarato Giuseppe Lattanzio- vuole rendere omaggio alla memoria storica, ma anche alla memoria artistica che ci ha consegnato il pittore. Occorre quindi valorizzare non solo la devozione cittadina per la Madonna dello Sterpeto e San Ruggiero, ma tutto ciò che ha dato lustro alla nostra città».

«L’alloro è la pianta usata per coronare le grandi personalità- ha spiegato Nino Vinella – con questa corona d’alloro vogliamo omaggiare il grandissimo pittore che ha raggiunto una fama a livello europeo». In seguito ha ricordato un altro grande personaggio storico nato a Barletta proprio nello stesso anno in cui nasceva Giuseppe De Nittis, nel 1846, l’anarchico barlettano Carlo Cafiero. «Questi due personaggi furono compagni di gioventù e fecero entrambi fortuna a Parigi, portando il nome della nostra città nel mondo. Barletta merita l’impegno di tutti noi per dare valore ai contenuti della nostra storia e della nostra cultura».