Il sostituto procuratore Antonio Savasta ha disposto la notifica di 32 avvisi di chiusura inchiesta con l’accusa di “invasione di edifici in relazione al reato di deturpamento ed imbrattamento di cose”: in pratica dei 18 mini appartamenti ricavati nell’area dell’ex distilleria di Via Vittorio Veneto. Si chiudono così le indagini della Procura sull’occupazione abusiva delle due palazzine comunali destinate ad alloggi per anziani. Il provvedimento giunge ad un mese circa dalla riconsegna degli alloggi dal Comune ai legittimi destinatari.

Gli appartamenti erano stati illegittimamente occupati il 22 settembre 2009. Per poi essere sgomberati l’8 aprile 2015 non senza difficoltà e tensioni.

Gli occupanti degli alloggi inoltre, essendo gli spazi privi di energia elettrica, si erano allacciati abusivamente all’impianto adiacente dell’Orto Botanico, finito, a sua volta, al centro di un’altra inchiesta.
Furono anche arrestate Con l’accusa di furto aggravato 17 persone, poi tornate in libertà. Numeri importanti quelli delle fatture dell’Enel che il Comune pagava non solo per l’energia elettrica dell’orto botanico ma anche per quella delle abitazioni illecitamente allacciate. Il blitz dei Militari, intervenuti inseguito alla segnalazione di un sospetto andirivieni dalle abitazioni, generò la protesta degli occupanti che risultavano indigenti, in realtà però il blitz dei militari portò alla scoperta di elettrodomestici di ultima generazione e auto costose parcheggiate sotto le abitazioni.