La Giunta comunale in data odierna ha approvato la delibera di presa d’atto dei progetti, comunali e privati, da candidare congiuntamente ai Comuni di Andria e Trani, al “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei Comuni capoluogo di Provincia”, emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Sulla base di quanto previsto nel Protocollo d’Intesa siglato lo scorso 5 agosto dai sindaci di Barletta, Pasquale Cascella, di Andria, Nicola Giorgino, e di Trani, Amedeo Bottaro, che definisce le condizioni, le modalità e le finalità generali della proposta, spetterà ora al primo cittadino di Andria, ente capofila, procedere alla presentazione del progetto denominato “Centrare le periferie” che si presenta come unitario, condiviso e formato da un sistema coordinato e omogeneo di interventi localizzati nelle periferie urbane dei rispettivi Comuni ed è sostenuto dalla opportunità di finanziamento entro il limite massimo consentito finanziabile di sei milioni di euro, per gli interventi di ciascun Comune nell’ottica del territorio policentrico.

Gli interventi (già approvati dalla Giunta comunale di Barletta nella seduta di venerdì scorso, 26 agosto), risultati organici alla proposta complessiva, e riportati nella presa d’atto ratificata ieri, riguardano un “progetto straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie e città metropolitane e dei Comuni”; la “riqualificazione energetica di n. 12 edifici E.R.P. e relative aree pertinenziali alle Vie G. Leopardi, Via Leonardo da Vinci e Via Pirandello”; la “Cittadella della musica concentrazionaria” nell’area dell’ex Distilleria; l’asse attrezzato “Distilleria – stazione Bari Nord”; il secondo stralcio della “sistemazione a verde e allestimento dell’area a ridosso delle Mura del Carmine”; la “manutenzione straordinaria di un immobile Comunale – per la costruzione della ‘Casa delle Associazioni Sportive’ nell’ambito delle Mura del Carmine”.

I progetti candidati a finanziamento puntano al “miglioramento della qualità del decoro urbano, alla manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti” e sono rivolti “all’accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana, al potenziamento delle prestazioni urbane anche con riferimento alla mobilità sostenibile, allo sviluppo di pratiche, come quelle del terzo settore e del servizio civile, per l’inclusione sociale e per la realizzazione di nuovi modelli e welfare metropolitano, anche con riferimento all’adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali ed educative”.