«Nel programma elettorale con cui il sindaco Cascella si è presentato agli elettori nel 2013 – interviene la consigliera comunale Maria Campese (Sinistra Unita), ammonendo l’Amministrazione comunale – la vivibilità urbana, con la redazione del piano urbano del traffico, era uno dei punti qualificanti. Vinte le elezioni, oltre ad aver cambiato la maggioranza che lo sostiene con scelte trasformistiche, gli impegni elettorali sono diventati carta straccia. Il Codice della strada (D.lgs. n. 285/1992 e successive modifiche) obbliga i comuni, con popolazione residente superiore a trentamila abitanti, a redigere il piano urbano del traffico e ad aggiornarlo ogni due anni, conferendo l’incarico della redazione dei piani del traffico a tecnici appartenenti al proprio Ufficio tecnico del traffico. Inoltre prevede che i comuni inadempienti sono invitati, su segnalazione del prefetto, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a provvedere entro un termine assegnato, trascorso il quale il Ministero provvede alla esecuzione d’ufficio del piano e alla sua realizzazione. Orbene, pur in presenza di un obbligo di legge, il sindaco Cascella fa orecchie da mercante a questa improrogabile esigenza. Sono trascorsi abbondantemente tre anni del suo mandato, l’amministrazione volge alla fine, e non è stato prodotto alcun atto pianificatore per la risoluzione di quella che è una vera e propria emergenza ambientale: l’inquinamento da traffico veicolare e gli insostenibili livelli di rumorosità richiederebbero scelte sulla mobilità sostenibile, per il ripristino di condizioni minime di vivibilità e di salvaguardia della salute pubblica. Andrebbero monitorati i flussi di traffico, fatte simulazioni per l’istituzione di ulteriori zone a traffico limitato, isole pedonali, etc.: insomma andrebbero fatte tutte le attività utili alla redazione del piano urbano del traffico.  Di tutto ciò nulla.

Maria Campese
Maria Campese

Invece il sindaco Cascella e la sua giunta, con una scelta scellerata, hanno spostato l’Ufficio tecnico del traffico dal settore Lavori pubblici alla Polizia Municipale. Tale ufficio nel 2002 fu portato sotto la competenza dei Lavori pubblici perché il Codice della strada gli attribuisce competenze tecniche rilevanti, con l’esigenza di una interfaccia continua con gli uffici tecnici: la scelta operata dall’amministrazione oggi di fatto rinnega il dettato del Codice della strada e relega l’Ufficio tecnico del traffico alla predisposizione della cartellonistica stradale, di passi carrabili, e magari a dare risposte alle richieste dei desiderata di alcuni, modificando i sensi unici o chiudendo al traffico alcune strade senza uno studio organico delle ricadute che tali scelte comportano sulla vita dei cittadini. E le immediate conseguenze di tale scelta scellerata non si sono fatte attendere. Prima la chiusura al traffico della contro-strada sulla litoranea di ponente che non solo ha danneggiato le casse comunali a vantaggio di privati che gestiscono i parcheggi ma ha precluso l’accesso al mare delle persone con disabilità, penalizzando proprio i soggetti più bisognosi di attenzione. Poi l’introduzione del doppio senso di circolazione nel tratto di via Madonna della Croce: scelta che penalizzerà gli esercizi commerciali in quel tratto poiché se i clienti non  potranno parcheggiare si rivolgeranno ad altri negozi, oltre al congestionamento del traffico che con molta probabilità si verificherà con l’imminente apertura delle scuole. Il messaggio che questa amministrazione ha lanciato in questo modo ai cittadini è stato: per poter raggiungere le vostre abitazioni dovete fare qualche decina di metri di percorso in più perché c’è un divieto che ve lo impedisce? Abitate su una strada con spartitraffico continuo (misura di sicurezza) e dovete percorrere diverse centinaia di metri, fino alla rotonda, per poter invertire il senso di marcia? Non c’è problema: raccogliete un po’ di firme, affidatevi all’amministratore di turno e vi sarà concesso il cambio dei sensi di marcia, l’ apertura di varchi in tutti gli spartitraffico per accedere direttamente alle proprie abitazioni, il tutto in barba alla sicurezza e al Codice della strada. Tanto degrado non si era mai visto.

E’ questo il profilo di legalità e di trasparenza dell’azione amministrativa, la tensione etica di cui Cascella si è fatto paladino in campagna elettorale? Tutte chiacchiere. Il sindaco Cascella farebbe bene a revocare immediatamente il doppio senso di circolazione in via Madonna della Croce, riportare l’Ufficio tecnico del traffico nel settore Lavori pubblici e dare mandato di procedere prioritariamente alla redazione del piano urbano del traffico, atto propedeutico fondamentale per la redazione del Piano Urbanistico Generale, affrontando in maniera organica e strutturale le problematiche. È questo un obbligo di legge la cui inottemperanza potrebbe chiamare il sindaco Cascella alle sue responsabilità, viste le pesanti ricadute di tale inadempienza sulla salute pubblica».