Anche gli attivisti del gruppo locale di Greenpeace-sezioni di San Ferdinando e Barletta hanno dato vita sabato 17 settembre alla mobilitazione su scala nazionale riferita all’aumento della produzione da fonti fossili. Corso Vittorio Emanuele ha ospitato la civile manifestazione: «Mentre il mondo va nella direzione delle rinnovabili e dell’efficienza, l’Italia è uno dei pochi paesi in cui aumenta la produzione da fonti fossili e le nuove installazioni di rinnovabili sono in crollo-denunciano in una nota- Le isole minori italiane rappresentano bene il paradosso energetico del nostro Paese: luoghi come Favignana, Lampedusa, Pantelleria, Ponza, Tremiti, Giglio (e altri ancora) – che non sono connessi alla rete elettrica nazionale – producono quasi tutta la loro energia elettrica dal petrolio. Una fonte non solo inquinante, ma costosa: l’energia così prodotta viene pagata da tutti noi con oltre 60 milioni di euro l’anno».

Greenpeace promuove fotovoltaico a Barletta

Questi soldi, «sprecati per finanziare un sistema che rischia di trasformare il Mediterraneo in un mare di trivelle, possono e devono essere usati per un modello energetico rinnovabile e sostenibile! Dobbiamo cambiare questo sistema ora-scrivono da Greenpeace- spingendo le nostre isole, e l’Italia intera, verso un futuro 100% rinnovabile. Per questo, con l’aiuto di circa 1000 persone abbiamo raccolto, in sole 2 settimane, i fondi sufficienti a regalare un impianto fotovoltaico da 40kW a Lampedusa: quale dimostrazione migliore del fatto che i cittadini vogliono un presente e un futuro 100% rinnovabile? Lampedusa è solo un esempio, che può e deve essere replicato in tutte le città d’Italia, in tutti gli edifici pubblici e le scuole, e sui tetti delle case di ognuno di noi».

Greenpeace promuove fotovoltaico a Barletta (2)

«Il Ministero per lo Sviluppo Economico sta scrivendo un decreto per modificare il sistema dei rimborsi legati alla produzione di energia sulle piccole isole, ma tutto è ancora fermo. E anche a livello nazionale, a fronte delle dichiarazioni di Renzi su “rinnovabili al 50% della produzione in Italia entro la fine del mandato”, il Governo continua a privilegiare le fonti fossili e ad ostacolare le rinnovabili. È ora di fare una scelta. Basta petrolio e carbone: è la volta di sole, vento e efficienza energetica! L’Italia può farlo: accendiamo il sole».

 

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