«Entra nel vivo la campagna elettorale sul referendum costituzionale, relativo ad una riforma dietro la quale si celano grossi interessi. Infatti questa riforma, qualora dovesse andare in porto, sposterebbe una fetta importante di potere, sottraendo una parte significativa della sovranità al popolo, tanto da mettere in serio pericolo la nostra democrazia». Così il commissario cittadino di Forza Italia Giovanni Ceto introduce la sua riflessione sull’imminente consultazione referendaria.

«Nonostante tanti punti “oscuri”- prosegue Ceto- che rendono incomprensibile gran parte del testo della riforma, così come è stato architettato il combinato disposto tra legge elettorale e riforma costituzionale, è comunque chiaro a tutti che, questa riforma non solo toglie ai cittadini il potere di votare i propri rappresentanti al senato, che non verrà affatto abolito, ma attribuisce tanto potere ad un solo partito e ad un solo uomo da spazzare via qualsiasi opposizione.

Tanto potere verrebbe accentrato nelle mani di un solo uomo, con il concreto pericolo di facili manovre da parte di “poteri forti” che potrebbero esporre il popolo italiano al rischio di subire decisioni consone non ai suoi interessi ma di banche e multinazionali.

Tale preoccupazione è avvertita anche dal mondo cattolico; la chiesa pur non esprimendosi esplicitamente, per non essere accusata di ingerenza nella politica, è orientata al NO.
Massimo Gandolfini, leader del Comitato Difendiamo i nostri Figli, è attivo nella campagna per il no al referendum con il simbolo “Famiglie per il NO”.
Pertanto anche la CEI si è espressa, invitando i fedeli ad informarsi e a votare con riguardo alle coscienze cristiane.
Non potrebbe essere altrimenti: un “NO” deciso anche del mondo cattolico ad una riforma che con un premio di maggioranza esorbitante e il rafforzamento dell’esecutivo, che non avrebbe più alcun contrappeso nel trattare temi fondamentali come quelli sulla famiglia e sulla vita. L’approvazione delle unioni civili e l’introduzione nelle scuole della teoria gender a colpi di fiducia ne sono un esempio lampante che non può lasciare indifferenti i cattolici!»